Porcari (LUCCA) –
PORCARI. Una scuola moderna, a misura di studente e realizzata secondo criteri edilizi rinnovati e al passo coi tempi. Dopo l’estate il Comune di Porcari procederà con la redazione del progetto preliminare del nuovo polo scolastico che raggrupperà scuola materna ed elementare.
Intanto prosegue il lavoro di messa in sicurezza sismica con la conclusione del secondo lotto della scuola media Enrico Pea. Una scuola che in passato non era stata ritenuta idonea ai parametri antisismici con interventi urgenti per garantire la sicurezzza del plesso. Lavori presentati alla presenza degli assessori Franco Fanucchi, Roberta Menchetti e Fabrizia Rimanti, della dirigente scolastica Emiliana Pucci, del dirigente del settore Fulvio D’Angelo e dei progettisti dello studio Molteni di Lucca che hanno diretto i lavori della ditta Clp di Pomigliano d’Arco. Un intervento da circa 800 mila euro consistito in una serie di azioni orizzontali per mettere a norma l’edificio dal punto di vista sismico. Sono state realizzate due vele nella zona dell’ingresso, che è stato dotato di una nuova soletta in cemento armato a rinforzo delle fondazioni, e altre due nella palestra, oggetto anche di interventi di rinforzo dei solai, il rifacimento di una parete con spessori antisismici, la sostituzione della pavimentazione in gomma e l’installazione di nuove finestre infrangibili. «È un lavoro che parte da lontano – afferma il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Franco Fanucchi – prima con gli interventi di messa in sicurezza statica e poi i due lotti destinati a quella sismica. La progettazione è iniziata tre anni fa e sono felice che per questo secondo siamo riusciti a rispettare la tempistica e ridurre al minimo i disagi. Questa è la prima scuola antisismica nel nostro comune a cui ne seguiranno altre, prima fra tutti la Orsi-La Pira. Poi daremo il via alla progettazione della nuova scuola».
Gli spazi della Enrico Pea saranno adeguati anche per prevedere il pasto in classe dopo la riorganizzazione del tempo scuola da sei a cinque giorni di lezione. E quindi più ragazzi dovranno usufruire della
mensa. «Per questo motivo – ha precisato l’assessore a Menchetti – alcune aule saranno predisposte con nuovi arredi e banchi che permetteranno di consumare il pranzo direttamente in classe». Il primo anno sarà una sperimentazione. L’ultima parola però spetterà alla Asl. —
Fonte: Il Tirreno