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Concordato in bianco e procedura di licenziamento collettivo. Restano poco più di due mesi per salvare l’ultracentenaria storia del Molino Rossi e il futuro dei suoi 32 dipendenti. Il countdown è scattato a inizio settimana, quando l’azienda di Ripafratta ha presentato un concordato in bianco e aperto una procedura di licenziamento collettivo per far fronte alle difficoltà finanziarie che lo scorso mese hanno costretto ad interrompere le lavorazioni. Sofferenze derivanti da un vecchio investimento: l’acquisizione di quote di un’azienda di Altopascio, da tempo in crisi. L’avanzata delle difficoltà dello stabilimento lucchese si sarebbero riversate sull’azienda di Ripafratta.
Nonostante il mantenimento di commesse e clienti, la crisi finanziaria impedisce di acquistare le materie prime. Un piccolo spiraglio sulla ripresa di attività è emerso durante gli incontri convocati ieri a Firenze da Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro della Regione. —
Fonte: Il Tirreno