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[ALTOPASCIO] Un tour esclusivo tra la fortezza, il teatro e i vini

montecarlo

È privata, ma eccezionalmente il proprietario ha aperto le porte della fortezza del Cerruglio che domina il borgo di Montecarlo e ha fatto da Cicerone al pubblico per una breve ma intensa visita che ha permesso di fare un tuffo nel passato e rievocare fatti e personaggi che la storia ha impresso sui libri. Costruita sul punto più alto della collina, da cui si dominano le vallate di Lucca e della Valdinievole, la rocca fu scelta da Castruccio Castracani quale luogo di controllo per le truppe in avvicinamento. Da qui il condottiero lucchese diresse le sue truppe nella battaglia di Altopascio contro i guelfi fiorentini e proprio in quelle zone qualche tempo più tardi contrasse la febbre malarica che lo condusse alla morte a soli 47 anni. La visita alla fortificazione ha attirato decine di persone impazienti e curiose di addentrarsi nel complesso militare sorto a cavallo tra il XII e il XIII secolo per volere dell’allora governo di Lucca e di Giovanni e Carlo di Boemia, al quale sembra si debba il nome attuale del borgo.

La fortezza andò a sostituire il vicino castello di Vivinaia, già residenza della contessa Matilde di Canossa, distrutto dai fiorentini; i resti sono visibili nel cimitero urbano.

Il tour è proseguito verso il teatro-bomboniera dei Rassicurati che alcuni documenti attestano il più piccolo in Italia dopo quello di Vetriano. Il testimone è passato così dal signor Valter Menchini a Matteo Quiriconi della Pro-loco di Montecarlo che ha raccontato storia e vicende del teatro, la cui costruzione sembra risalire alla prima metà del Seicento, poi modificata nel tempo. Poco più di 170 posti tra platea e palchi in doppio ordine, il teatro ospita da sempre spettacoli e concerti. Qui sono passati attori e musicisti famosi e vi sono state girate scene di film indimenticabili come “Il Petomane” con Ugo Tognazzi e Mariangela Melato e “Il coltello nella piaga” con un’esordiente Sophia Loren. Anche Giacomo Puccini venne spesso, approfittando di una visita alla sorella Ramelde, istitutrice in quello che

oggi è il palazzo Lavagna. Ma celandosi nel palco alla destra di quello centrale per ascoltare indisturbato l’esibizione di giovani musicisti che vedendo il Maestro si sarebbero certo intimoriti.

Molto apprezzata anche la degustazione di vini locali. —

R.L.

Fonte: Il Tirreno