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PORCARI Entro la fine dell’anno il monumento ai Lucchesi nel mondo fuori porta San Pietro – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

la cerimonia

Rossella Lucchesi / LUCCA

Sarà pronto entro la fine dell’anno il monumento in onore dei Lucchesi nel Mondo. Lo hanno annunciato ieri mattina il sindaco Alessandro Tambellini e il presidente della fondazione Cassa di Risparmio che finanzia il progetto che porta la firma dello scultore pietrasantino Stefano Pierotti e, con ogni probabilità, verrà collocato fuori Porta San Pietro, a pochi passi dalla sede dell’associazione. “Oltre le radici” rappresenta chiaramente il significato del sodalizio guidato da Ilaria Del Bianco che lo scorso 11 settembre ha tagliato il traguardo del mezzo secolo di vita: un albero privo di radici che si radifica al di là di un muro, riferendosi ai lucchesi partiti verso mete ignote con un bagaglio di speranza che nel tempo ha dato buoni frutti.

La dimostrazione più lampante sono i 22 nostri concittadini – eccellenze in campo professionale, artistico e commerciale – premiati ieri mattina nel corso di una cerimonia che si è svolta in una chiesa di San Francesco gremita di persone. Tra essi il baritono Massimo Cavalletti, ormai star internazionale della lirica, richiesto nei teatri di tutto il mondo, e il fotografo Gusmano Cesaretti che negli anni Sessanta ha lasciato la sua Porcari per trasferirsi in America, dove farà carriera come direttore della fotografia a Hollywood.

Tra i premiati anche l’ingegner Matteo Antonelli, il più giovane della lista, nato nel 1979 a Lucca, dove per un periodo, forte di stage e master alla Bocconi di Milano e all’università Beijing di Pechino, ha lavorato per una nota cartiera e come project manager per una start-up, prima di passare alla multinazionale Castrol. La stessa azienda per la quale lavora tuttora a Madrid, dove vive e risiede da tempo. A ritirare il riconoscimento per Agostino Raffaello Garzelli, il più anziano tra i premiati, c’erano i familiari. Nato nel 1922 a Pontecosi in Garfagnana, Agostino lascia il suo paesello dopo la scomparsa prematura del padre che lo costringe a interrompere gli studi e trasferirsi prima a Milano, poi in Argentina, dove lavorerà prima come manovale e muratore, poi come cameriere e bibliotecario. Riprende gli studi, ma il matrimonio con Susana e la nascita di sei figli lo costringono ad abbandonare la facoltà di economia all’università di Buenos Aires, per intraprendere la professione in campo contabile, tributario e amministrativo e lavorare in seguito come responsabile in grosse aziende. Ad aprire le celebrazioni il gruppo corale dei Cori in Concerto, diretto dal maestro Gianfranco Cosmi, con il tenore Nicola Mugnaini e il pianista Pietro Castellari. Dopo l’Inno di Mameli l’esecuzione dell’Inno alle Mura scritto dallo stesso Cosmi e recitato da Nicola Fanucchi e a chiudere, il coro muto di Butterfly di Giacomo Puccini.

Ad

aprire le danze è stato l’arcivescovo Italo Castellani con i ringraziamenti ai Lucchesi nel Mondo per il loro ruolo di ambasciatori «che, ha fatto notare il Prefetto Maria Laura Simonetti, hanno saputo integrarsi e portare alto il nome di Lucca in tutti i Continenti». —

Fonte: Il Tirreno