Porcari (LUCCA) –
PORCARI. Buone notizie, è non è facile di questi tempi, sul fronte occupazionale. La Lic, azienda nata dalla fusione di tre società (Magnelli, La Perfetta e Taims, con stabilimenti in Lucchesia e in Valdinievole, poi concentrati nella sede di Porcari) potrà avere un futuro e, con lei, potranno avere un futuro anche le famiglie dei suoi dipendenti (una novantina, tra fissi e stagionali, in grandissima parte donne). Un’intesa è stata infatti raggiunta tra i sindacati, la stessa Lic e la società Sogesi (una delle big del settore a livello nazionale) interessata a rilevare l’attività . Un’intesa che non solo risponderebbe alle richieste del tribunale, incaricato di esprimersi sulla richiesta di concordato, ma garantirebbe sia la piena occupazione che la possibilità , dei dipendenti, di riscuotere gli arretrati dovuti.
Adesso si dovrà andare avanti con una procedura concorsuale, tra eventuali società interessate a rilevare la Lic. Procedura che vedrà ovviamente la Sogesi in prima fila, mentre eventuali altri soggetti interessati dovranno da parte loro presentare proposte analoghe o migliorative per poter sperare di rilevare l’azienda di Porcari. Insomma, in poche parole, le cose potranno solo andar meglio.
I sindacati si mostrano ottimisti nel fare il punto della situazione dopo aver ripercorso le vicissitudini della società .
«La Lic srl (Lavanderie Industriali Centralizzate) di Porcari oggi occupa 69 lavoratori a tempo indeterminato e oltre 20 stagionali – si legge nella nota a firma di Franco Galeotti di Filctem Cgil, di Andrea Satti di Femca Cisl e di Giuseppe Priolini di Uiltec Uil – gli ultimi anni di attività hanno visto una pesante crisi economica che ha portato la società e i sindacati ad aprire tavoli di confronto anche con Confindustria e istituzioni, ma alla fine del 2017 Lic srl ha aperto una procedura di concordato al tribunale fallimentare di Lucca e conferito in “affitto di ramo di azienda†l’intero ciclo produttivo alla Lic2 srl. Nel corso di queste procedure si è affacciata con interesse la Schultze Toscana srl, società interamente controllata dalla Sogesi spa (una delle principali aziende nazionali del settore). Fin da subito abbiamo capito che il problema era garantire, oltre alla piena occupazione anche gli emolumenti che i lavoratori hanno maturato e non ancora riscosso, come gli stipendi arretrati, i ratei di ferie e permessi e così via. E poi quel famigerato 20% di riduzione del pagamento dei minimi tabellari a cui ci opponemmo, ma che dovrà comunque essere riconosciuto come credito, nonché il Tfr al momento della maturazione del diritto a riscuoterlo. Negli ultimi mesi, nonostante fossero state trovate delle prime intese tra Sindacati e Schultze Toscana, il tribunale dal canto suo individuava ulteriori condizioni da rimuovere, le quali hanno poi portato Sogesi Spa a intervenire direttamente nel concordato».
«Nei giorni scorsi – riprende la nota dei tre sindacalisti – è stata avviata una successiva trattativa sia con Lic, rappresentata dall’avvocato Amal Abu Awwad e dall’Advisor Fabio Giammoni, che con Sogesi, trovando l’accordo finale, in ordine di tempo, tra Filctem Cgil di Lucca, Femca Cisl Toscana Nord, Uiltec Uil Toscana Nord e le due società . L’intesa raggiunta, che prevede il proseguo dell’attività presso il sito di Porcari e garantisce sia la piena occupazione che i diritti dei lavoratori, hanno portato Lic e Sogesi a rimuovere le eccezioni sottolineate dalla procedura e di conseguenza il tribunale fallimentare stesso ad ammettere, finalmente, il concordato alle fasi successive. Infatti il decreto, emesso il 9 novembre scorso, permette ai lavoratori di mantenere la possibilità di riscuotere alcuni crediti, precedentemente maturati, che in altro modo avrebbero perduto. Oggi quindi, Filctem, Femca e Uiltec, leggendo il decreto, si ritengono soddisfatti di questo primo importante risultato ottenuto, che fa ben sperare guardando al futuro. Il lavoro da fare è ancora molto, e la strada della procedura ci porterà intorno alla primavera prossima, ma noi siamo determinati e i lavoratori non molleranno proprio adesso».
«Riteniamo di aver fatto un buon lavoro – è il commento del sindacalista Franco Galeotti – dopo essere riusciti a mantenere, anche in questi
anni di difficoltà , il pieno livello occupazionale, adesso ritengo che se il progetto va a buon fine, con una società come Sogesi o del suo livello, non solo possiamo pensare di mantenere questo sito produttivo, ma possiamo anche perare in un incremento dei livelli occupazionali». —
Fonte: Il Tirreno