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[ALTOPASCIO] Bicicletta, testa e tanta forza di volontà Ecco Francesco, più forte della malattia

LA STORIA

LUCCA

Ha trasformato il dolore in energia positiva. Quella fitta improvvisa, lancinante. Un polmone che collassa, l’ospedale, la malattia, la sofferenza e la paura di non avere più la vita di un giovane che ama studiare, fare sport e viaggiare. Un ragazzo come tanti. Anzi no. Perché Francesco Magrini, nato a Pescia 25 anni fa e cresciuto tra Montecatini Terme e Lucca, non si è fatto fermare dallo pneumotorace. Quel collasso improvviso del polmone che l’ha colpito e, dopo il primo ricovero in ospedale, ha emesso un verdetto atroce: «Non potrai più avere la tua vita di prima».

Non si è rassegnato e con passione e determinazione ha cercato una soluzione al suo problema. E, una volta centrato il suo obiettivo, passando anche dai ferri di un chirurgo, ha deciso di non fermarsi e ha trasformato la sua vita in un libro dal titolo emblematico: “Lo pneumotorace non mi ha fermato, una storia di passione e determinazione” (Tralerighe libri).

Un libro che verrà presentato domeni pomeriggio alle 17 presso la Fondazione Lazzareschi a Porcari. Un libro che è un vortice di caparbietà per fronteggiare le difficoltà, grazie a un linguaggio realistico, essenziale e scherzoso, riesce a far divertire anche nella narrazione delle situazioni più complesse.

Un racconto-guida con all’interno le note mediche del chirurgo toracico dell’ospedale di Livorno Gianfranco Menconi, oltre alla prefazione di Arturo Mariani, leader della nazionale italiana calcio amputati e arricchito dai disegni di Claudio Monteleone. Un libro del quale il quotidiano Il Tirreno è media partner e che fa parte di un progetto, quello di “Una bicicletta per non arrendersi”, patrocinato dai comuni di Montecatini Terme, Montecarlo, Altopascio e Porcari.

«Non mi bastava aver risolto il mio problema, volevo far sapere a chi come me aveva sofferto di questa patologia molto diffusa ma poco conosciuta che ripartire era possibile – racconta Francesco Magrini -. Ho deciso, così, di percorrere 700 chilometri in bicicletta da Livorno verso Roma risalendo poi parte dell’Italia fino a Montecatini. Dimostrando due cose: la prima che la malattia era ormai un lontano ricordo. La seconda: raccogliere fondi per informare che una semplice operazione, fatta all’ospedale di Livorno, poteva risolvere il problema una volta per tutte».

Francesco, però, non è un tipo che si ferma una volta centrato un obiettivo. Guarda sempre oltre. Anche oltre se stesso. E dopo l’impresa “una bicicletta per non arrendersi” arriva il libro. «Un testo che è sorrisi e sofferenza mescolati insieme – spiega ancora Magrini -. Una ricerca della soluzione, l’operazione e il progetto per dimostrare che, in effetti, sono molto di più le cose possibili rispetto a quelli impossibili, anche quando tutto te lo farebbe credere».

A Porcari dialogheranno con l’autore David Del Prete, consigliere sport e turismo di Porcari, Martina Cagliari, assessore turismo e cultura di Altopascio, il fisioterapista Franco Mandroni che ha seguito Francesco nell’impresa, Andrea Canapai, assistente durante l’evento “Una bicicletta per non arrendersi”. —

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Fonte: Il Tirreno