Porcari (LUCCA) –
PORCARI
Scatta la denuncia ai carabinieri e all’Oipa, le guardie zoofile per la difesa degli animali maltrattati, per il caso della gattina impallinata la scorsa settimana in via Sbarra. A tanto, infatti, è arrivata la crudeltà dell’uomo, usare un gatto come fosse un bersaglio da centrare. La micia fortunatamente è salva, ma ha perso un occhio.
Tati è un bellissimo esemplare di gatto tigrato, ed è stato preso a fucilate. E non si tratterebbe certo di un incidente, ma proprio di un gesto dettato dalla volontà di far del male a un essere indifeso, dalla crudeltà di chi ha schiacciato quel grilletto. Il grilletto di un fucile evidentemente, perché il gatto è stato ferito in diversi parti del corpo, e su di lui sono stati trovati una trentina di pallini, che in parte non è stato nemmeno possibile rimuovere.
Adesso la famiglia ha deciso di provarle tutte per risalire all’autore: «Siamo andati dai carabinieri con la relazione del veterinario – racconta David Marchetti, che con la moglie e la figlia è il proprietario della gattina ferita – abbiamo anche contattato il sindaco, e aspetto mi riceva. Inoltre faremo denuncia all’Oipa, l’organizzazione che tutela e protegge gli animali. È stato un gesto malvagio e incomprensibile».
La famiglia Marchetti ha lanciato anche sui social, verso «chi ha visto qualcosa o può aiutarci a trovare il colpevole».
«Solo un anno fa – racconta la famiglia – trovammo la nostra gatta con una gamba spezzata e sospettiamo che anche in quel caso possa essere stata ferita volontariamente.
È una gatta tranquilla, coccolona e riservata, la sua unica colpa è quella di andare in giro qua e là . Bisogna denunciate questi fatti perché non è possibile che esseri disumani siano autorizzati a sparare senza un motivo verso animali indifesi». —
NICOLA NUCCI
Fonte: Il Tirreno