Porcari (LUCCA) –
ALTOPASCIO. È vero, la volgarità , le manifestazioni di disprezzo verso chi non la pensa come noi, sono sempre esistite. Ma è altrettanto vero che, a memoria d’uomo, non si rammenti un clima simile a quello vissuto ai nostri giorni all’interno del “confronto†(le virgolette sono d’obbligo) politico. Basta aprire un qualsiasi social per rendersene conto. Ma ad Altopascio c’è chi ha utilizzato il classico muro per esprimere, con linguaggio da trivio, un pesante insulto di carattere sessuale nei confronti del sindaco Sara D’Ambrosio.
Un insulto al quale il primo cittadino ha risposto con una denuncia ai carabinieri e con un intervento, sul profilo facebook del sindaco, con tanto di foto del “muralesâ€, in cui denuncia l’accaduto, rivolgendosi in prima persona contro l’ignoto “artistaâ€: «Cavolo, devi sentirti davvero forte ora che hai esternato tutta la tua pochezza. Ora che hai mostrato a tutti la vigliaccheria che ti è propria, la bassezza che ti contraddistingue e anche la scarsa considerazione che hai delle donne. La tua pochezza di uomo, di cittadino, di persona qualunque che preferisce questo linguaggio, questo metodo, queste parole a qualsiasi tipo di confronto o di ragionevole dialogo è tutta qui, su questo muro, in questa parola, in questo gesto. Non so chi tu sia, se sia uno o più persone, non so neanche come ti sia venuto in mente: ma so di certo che intanto c’è una denuncia depositata ai carabinieri. E c’è un muro che andrà pulito. Qualcuno voleva forse umiliarmi o magari spaventarmi. Ecco qui il nuovo sessismo, la nuova modalità di esternare dissenso o contrarietà , il nuovo modo (che poi nuovo non è per niente) di ferire un sindaco, di ferire una donna. Perché di questo stiamo parlando: di tutte le parole che potevano essere utilizzate, è stata scelta l’unica che ha una diretta implicazione sull’essere donna, l’unica che esprime tutto il disprezzo che si può nutrire nei confronti di una donna».
«Non venite a dirmi – riprende Sara D’Ambrosio – che questo è il gesto di un matto. Sono schifata, delusa dall’esistenza di persone che ancora, nel 2018, non conoscono altri strumenti per rapportarsi con una donna. Non mi fate paura. Anzi, siete la conferma che la strada intrapresa da me e da tutta la mia squadra è quella giusta. E so, lo so per certo, che Altopascio è più forte della vostra ignoranza, del vostro sessismo, della vostra violenza».
Tante le testimonianze di solidarietà verso il sindaco di Altopascio, e di condanna verso quel gesto, arrivate al primo cittadino di Altopascio, dal mondo politico e amministrativo locale, compresi i colleghi di altri Comuni, ma anche da tanti semplici cittadini. Il sindaco della vicina Porcari Fornaciari, nel testimoniare
la sua solidarietà , ha anche lanciato una provocazione: «Sara, se tu avessi la fortuna di individuare la persona che ha voluto metterti sul muro, beh allora forse sarebbe il caso che la sua opera d’arte non rimanesse anonima ma venisse firmata con il suo nome e cognome». —
Fonte: Il Tirreno