lucca. La funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil chiede attenzione sulla sanità nel territorio della Piana. «È arrivato il momento che si faccia un’analisi approfondita della situazione a quasi tre anni dall’unificazione delle ex Usl, c’è bisogno di una verifica dello stato di salute dei servizi sanitari. Cosa c’era prima con l’Usl2 e quello che abbiamo oggi». Per Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl è necessario, prima di tutto, «che la conferenza dei sindaci, da Altopascio a Lucca passando per Villa Basilica, si interessi e approfondisca l’argomento sanità che riguarda tutti i cittadini. Bisogna poi che i sindaci capiscano che non possono delegare alla direzione aziendale: si devono far carico dei problemi e assumere informazioni dirette e poi confrontarsi con l’azienda. Serve – continuano i sindacati – recuperare un rapporto con gli operatori sanitari e non, che sono il cuore della sanità ».
È stato difficile «far comprendere alla direzione Usl Nord Ovest in questi anni le nostre potenzialità , le nostre eccellenze, va recuperato terreno. Bisogna analizzare con spirito critico la situazione e alzare la voce quando serve, anche con la Regione, per difendere e per tutelare il territorio. Il sindacato troppo spesso è da solo a portare avanti le ragioni del territorio. Si sta soffrendo a veder riconosciuto il ruolo che avevamo. L’obiettivo è di avere un peso maggiore sulle scelte portando avanti le nostre priorità che devono essere individuate dal livello istituzionale e politico dopo un confronto aperto con le forze sociali e associative. È arrivato il momento di rispolverare quello che era il nostro cavallo di battaglia: attivare un osservatorio sulla sanità , che possa servire da confronto con tutte le realtà locali e misurare lo stato di salute dei nostri servizi, uno strumento tecnico e non politico utile alla conferenza dei sindaci».
«Siamo
molto preoccupati – concludono – anche per l’imminente nomina del direttore generale aziendale. Ci rivolgiamo alla Regione e chiediamo che nei futuri assetti vengano individuate delle figure nelle massime cariche dirigenziali che conoscano il nostro territorio e che lo curino». —
Fonte: Il Tirreno