Porcari (LUCCA) –
Molti orribili episodi nella Piana, tra polpette killer mici spariti nel nulla e colpi di carabina verso gli animali
CAPANNORI. Cani avvelenati con polpette killer, gatti maltrattati e spariti, la procura di Lucca apre un’indagine per fare luce sui tanti casi che negli ultimi mesi (ma alcuni risalenti anche agli anni precedenti) si sono verificati nella Piana (soprattutto nel Capannorese) e individuarne i responsabili. Sotto la lente degli investigatori episodi differenti, ma con un filo comune: l’accanimento verso gli amici a 4 zampe e che fa riferimento alla segnalazioni fatte dai padroni degli animali a dalle associazioni che si prendono cura di cani e gatti.
La Piana è stata particolarmente presa di mira dagli avvelenatori seriali. Tra i casi inquietanti più recenti quello dell’aprile scorso a Guamo, a un passo dalla chiesa, dove è stata ritrovata una polpetta di carne farcita con un amo da pesca.
Un episodio che riporta alla memoria un episodio del 2016 nella frazione porcarese di Rughi, quando Zampa, un cane meticcio di un anno, si è salvato espellendo spontaneamente con le feci un ago. Un ago identico a quello che il suo proprietario aveva rinvenuto in un altro boccone (un pezzo di salsiccia), tolto dalla bocca dell’animale appena in tempo, e che l’animale aveva trovato abbandonato. E prima ancora in via Pollinelle, sempre a Porcari, era stato trovato un wurstel farcito di chiodi. I vigili della municipale e le guardie ecozoofile fecero controlli per diversi giorni, ma senza risolvere il giallo.
Ad Altopascio poi esche letali camuffate da polpette gustose furono ritrovate nell’agosto 2017 in via di Valico.
Ma non ci sono solo le polpette con aghi e chiodi (o più semplicemente col veleno) di cui preoccuparsi. Lo dimostra l’inquietante caso della gattina impallinata a Porcari, in via Sbarra. La micia fortunatamente in quell’occasione si è salvata, ma ha perso un occhio. Una lunga scia di orribili episodi che arriva fino ai due gatti feriti a colpi di carabina nella stessa zona di Montecarlo, nel maggio scorso.
All’attenzione della procura anche le numerose e misteriose sparizioni di gatti sterilizzati che vivono in libertà in diverse zone del Capannorese, come segnalato dall’associazione Neko.
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Fonte: Il Tirreno