LUCCA – Meno automobili sulle strade, più biciclette e traffico delle merci il più possibile trasferito da gomma a rotaia. E’ questo l’obiettivo ambizioso – ma concretizzabile a piccoli passi – emerso dal tavolo provinciale sulla mobilità sostenibile coordinato dalla Provincia di Lucca e svoltosi ieri (mercoledì 17 luglio) a Palazzo Ducale.
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All’incontro hanno preso parte il presidente della Provincia Luca Menesini coi tecnici dell’ente, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini con l’assessore alla mobilità Gabriele Bove, il consigliere delegato alla mobilità del Comune di Porcari Pietro Ramacciotti, il sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio, gli assessori Luca Galligani, delegato alla mobilità del Comune di Montecarlo, e Giordano Del Chiaro del Comune di Capannori (con deleghe ad urbanistica e ambiente).
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Il tavolo rientra nel processo di elaborazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS), di cui la Provincia intende dotarsi. Piano per il quale ha già adottato un documento strategico specifico, al quale hanno aderito numerose amministrazioni del territorio e che, sulla base di un quadro conoscitivo già definitivo e ampiamente studiato, segnala le principali criticità e priorità d’intervento su scala provinciale al fine di attivare soluzioni di breve e di lungo periodo, sia a livello di regolamentazione che di progettazione territoriale.
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Le conclusioni del tavolo confermano come la scala intercomunale sia la scala ideale per la pianificazione della mobilità . I presenti si sono salutati accordandosi su cinque macro-temi rispetto ai quali i tecnici definiranno una serie di focus e approfondimenti puntuali che saranno portati all’attenzione degli amministratori locali. La mobilità delle merci e governance delle piattaforme logistiche; la mobilità delle persone e il trasporto pubblico locale, in attesa dell’entrata in servizio del nuovo gestore unico regionale; la mobilità ciclabile, affrontata secondo il concetto di città effettiva della Piana, ovvero un insieme di relazioni territoriali che supera i limiti amministrativi; le principali opere infrastrutturali come il Ponte sul Serchio, l’asse suburbano e il sistema tangenziale lucchese.
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Infine il tema del mobility manager, una figura di supporto e coordinamento dei responsabili della mobilità aziendale: ha il compito di mantenere i collegamenti fra gli enti e le aziende di trasporto locale, per ottimizzare gli spostamenti dei cittadini, ridurre l’uso dell’auto privata, favorendo soluzioni di trasporto alternativo a ridotto impatto ambientale, nonché la gestione dei picchi di traffico nelle fasce orarie in cui si registrano maggiori spostamenti come, ad esempio, l’ingresso e l’uscita delle scuole.
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Si tratta, quindi, di un esperimento significativo per rendere compatibili le attuali infrastrutture e i servizi di mobilità e migliorarli in funzione della domanda di mobilità della popolazione.
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“Perché il tavolo sulla mobilità sostenibile della Piana – come ha spiegato il presidente Menesini – dovrà guardare in una prospettiva di lungo termine ai grandi progetti avviati e, nel breve periodo, con vari ma capillari interventi alla riduzione del traffico su gomma favorendo quello su rotaia per diminuire l’inquinamento e migliorare la qualità degli spostamenti dei cittadini.
Dovremo adottare, come Enti, misure nuove e innovative per modificare le abitudini. Cambiare dovrà essere interessante anche per il cittadino che sarà il protagonista con noi di questa sperimentazione. Si tratta di un cambiamento significativo e strategico per garantire un futuro sostenibile alle nuove generazioni, e che richiede che si faccia una grande scommessa tutti insieme. Intanto il primo compito spetta a noi Enti: cioè quello di realizzare soluzioni alternative all’utilizzo della macchina per gli spostamenti. Uniti possiamo fare proposte concrete ed interessanti“.
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Il prossimo tavolo sul Pums sarà convocato dalla Provincia entro il 10 agosto.
Fonte: Lo Schermo