PORCARI – Sofidel, gruppo cartario fra i leader a livello mondiale nella produzione di carta per uso igienico e domestico, noto in particolare per il brand Regina, ha deciso di abbandonare l’utilizzo di oggetti in plastica usa e getta nei propri ambienti di lavoro.
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Negli uffici e negli ambienti produttivi in Italia, sono state eliminate bottiglie, bicchieri, piatti e posate in plastica usa e getta, sostituiti con materiali più sostenibili o da cicli di recupero più consolidati come, ad esempio, bottiglie in vetro, lattine in alluminio, bicchieri e piatti realizzati con polpa di cellulosa e posate in legno. Il provvedimento sarà poi esteso nel corso dei prossimi mesi a tutte le società del Gruppo nei 13 Paesi dove Sofidel opera, in Europa e negli USA.
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La sostituzione delle plastiche usa e getta negli ambienti di lavoro segue di poche settimane l’annuncio di Sofidel relativo al dimezzamento dell’utilizzo di plastica convenzionale nella sua produzione entro il 2030. Quest’obiettivo sarà perseguito attraverso l’introduzione di nuovi packaging in carta, già presenti o in arrivo sugli scaffali della distribuzione europea, il progressivo impiego, in alcuni mercati, di plastiche riciclate o di bioplastiche, e la riduzione, già avviata negli anni scorsi, dello spessore del film plastico convenzionale impiegato nel processo produttivo.
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L’impegno passa innanzitutto dai principali brand europei di Sofidel (Regina, Cosynel, Nalys, Le Trèfle, Sopalin e KittenSoft), molti dei quali leader nei rispettivi mercati di riferimento. In Italia, la nuova linea di Rotoloni Regina, Rotoloni Regina Eco – con pack in carta kraft, che si aggiunge alla gamma tradizionale – è arrivata nei punti vendita della Grande Distribuzione a partire dal mese di luglio.
Il Gruppo Sofidel è uno dei principali produttori al mondo di carta per uso igienico e domestico (tissue) con sede a Porcari, in provincia di Lucca. Fondato nel 1966, è presente in 13 Paesi e conta oggi oltre 6.000 dipendenti. Con 1.308.000 tonnellate di capacità produttiva annua, il Gruppo occupa la seconda posizione in Europa e la sesta al mondo nel settore.
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Da sempre, Sofidel fa della sostenibilità una leva strategica di sviluppo e di crescita, ponendosi l’obiettivo di ridurre al minimo i propri impatti ambientali e massimizzare i benefici sociali. Sofidel è stata la prima azienda manifatturiera italiana e la prima al mondo nel settore tissue ad aver aderito al programma WWF Climate Savers, rivolto alle imprese leader sul fronte della low carbon economy, che pone obiettivi particolarmente ambiziosi.
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A oggi, Sofidel ha ridotto le emissioni dirette di CO2 in atmosfera del 18,3% (riduzione della carbon intensity, 2009-2018). Per raggiungere questo risultato, in dieci anni (2009 – 2018) sono stati investiti circa 100 milioni di euro – di cui 27,5 in Italia – in impianti di cogenerazione, di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico e idroelettrico), centrali a biomasse ed efficienza energetica. Sofidel, inoltre, limita l’utilizzo della risorsa idrica all’interno dei processi produttivi (7,1 l/kg a fronte di un benchmark di settore di 15-25 l/kg) e si approvvigiona al 100% di cellulosa certificata da terze parti indipendenti con schemi di certificazione forestale (FSC®, FSC Controlled Wood, SFI®, PEFC™).
Fonte: Lo Schermo