Il dolore del padre, ex assessore: «Venerdì è tornata da scuola con la febbre, poi ha avuto un malore: speravamo  nel miracolo»
CASTELFRANCO. Sembrava un’influenza, un male di stagione. Invece era una forma grave di polmonite che in quattro giorni si è portata via Cinzia Donasoldi, l’insegnante di scuola materna di Galleno. In questo periodo c’è in giro una brutta forma di influenza, nessuno in famiglia e la donna stessa potevano immaginare quello che stava per succedere. Sia il compagno che il fratello di Cinzia erano influenzati per cui la donna è rimasta a casa, pensando che prima o poi la febbre sarebbe passata.
Cinzia,45 anni, come racconta il padre che non riesce a farsi una ragione di quello che è successo, ha cominciato a stare male nella giornata di venerdì. «Era stata a scuola, faceva l’insegnante di sostegno in una materna di Pescia, e quando è tornata aveva la febbre».Da bambina la povera Cinzia aveva avuto una grave malattia che aveva superato. Ma forse in cuor suo non se la sentiva di andare all’ospedale. «Aspettiamo lunedì, vediamo come sto», sono state le sue parole, davanti alle insistenze del compagno e dei genitori, che abitano vicino alla coppia. Lunedì mattina il medico di base l’ha vista e le ha consigliato di fare una radiografia, respirava male, non c’era tempo da perdere. Nella notte si è sentita male, di mattina è caduta in casa dopo un malore, sembrava morta.
«Abbiamo chiamato l’ambulanza, è venuta da Castelfranco con un dottore che è stato un angelo per noi. L’ha rianimata per un’ora, è riuscito a riportarla in vita. Speravamo ancora…», si sfoga il padre. «Avevamo capito che stava male – aggiunge – ma quel dottore sembrava avere fatto un miracolo». La corsa in ambulanza all’ospedale San Giuseppe di Empoli, le cure dei medici che l’hanno ricoverata in terapia intensiva. Ai genitori e alla famiglia hanno dato poche speranze, l’infezione era diffusa, si temeva una setticemia. Alle 23,30 di martedì il cuore di Cinzia si è fermato, lasciando nel dolore la sua famiglia. Anche i suoi bambini chiederanno della maestra che non tornerà più da loro. Non era una semplice influenza quella di Cinzia ma quando la gravità della situazione è stata chiara tutto è stato inutile. Fino a pochi giorni fa la 45enne aveva tanti progetti con il suo convivente Gabriele Giorgini, la passione per i viaggi, l’amore verso i bambini (in passato aveva insegnato anche a Fornacette e Altopascio) e i più deboli. La salma è stata composta nelle cappelle del commiato accanto al cimitero di Altopascio. Ai genitori, Renzo e Marisa, al fratello Fabio e al convivente, sono giunte tante testimonianze di vicinanza. Anche il sindaco di Castelfranco, Gabriele Toti, esprime le sue condoglianze anche a nome del Comune. –
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Fonte: Il Tirreno