LUCCA. Al via l’obbligo di indossare la mascherina…anzi no. Il dietrofront è arrivato nella serata di martedì con un’ordinanza del governatore della Toscana, Enrico Rossi, che ha cambiato i piani all’ultimo minuto. Ma si tratta soltanto di una proroga: ci sarà tempo fino a domenica per rendere l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale effettivi. Ma – a dire il vero – già ieri, chi camminava per le strade della città aveva gran parte del volto coperto da una mascherina. E, al tempo stesso, pure i controlli erano già stati predisposti. E poi rimandati.
«Noi eravamo pronti per fare i controlli ed eventualmente sanzionare chi non avesse rispettato le disposizioni, seppur con qualche deroga, nella prima giornata in cui l’obbligo era entrato in vigore – precisa il comandante della municipale di Lucca Maurizio Prina – Tuttavia, di fronte alla nuova ordinanza del governatore della Toscana, nella giornata di ieri, ci siamo concentrati su un’altra tipologia di controlli. E, salvo ulteriori proroghe, invitiamo tutti i cittadini al rispetto della disposizione a partire dal 19 aprile». È terminata, intanto, la consegna delle circa 192mila mascherine alle famiglie lucchesi (due per ogni nucleo familiare). E – fa sapere il Comune – per eventuali informazioni è possibile chiamare il numero 0583 409061 (oppure scrivere all’indirizzo email salaop@comune.lucca.it).
Il dietrofront sui controlli specifici ha riguardato la maggior parte dei Comuni della provincia, visto che in quasi tutti la consegna delle mascherine era stata completata tra la fine della scorsa settimana e l’inizio di questa (e molte amministrazioni avevano già annunciato l’entrata in vigore dell’ordinanza per l’obbligo della mascherina). Ma lo stesso le forze delle varie municipali hanno proseguito nei loro controlli per le altre disposizioni (soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti) e il quadro che emerge è positivo. Le regole sembrano essere state recepite, anche quelle che devono entrare ancora in vigore, visto che di persone in giro senza protezioni non se ne sono viste. E questo, probabilmente, renderà anche inutile la non scritta ma utile “regola del buonsensoâ€, che guida i vari addetti ai controlli. A Capannori per esempio prima del dietrofront era stata data l’indicazione (che a questo punto slitterà al 19 aprile) di puntare – almeno all’inizio – sulla coercizione rappresentata dalle sanzioni. Multe che, come scritto sopra, a giudicare dal paesaggio urbano di ieri, saranno rarissime.
Che le norme di comportamento da tenere siano state sostanzialmente “digerite†dalla popolazione lo conferma il comandante della municipale di Altopascio Italo Pellegrini: «Eravamo già pronti per i controlli, prima del rinvio dell’ordinanza. Nel frattempo continueremo le verifiche sulle altre regole legate all’emergenza coronavirus, anche se c’è da dire che la popolazione sembra ormai molto attenta a seguire le disposizioni. Per Pasqua e Pasquetta avevamo disposto controlli, ma le strade erano deserte. Segno che la gente aveva capito. Oggi invece (ieri per chi legge ndr) si nota un movimento più intenso del solito, frutto probabilmente della possibilità di muoversi per curare i fondi agricoli».