Palmanova, 1 mag – “Osservando attentamente i dati, quello che
emerge non è la differenza tra pubblico e privato, quanto la
diversità tra un’Azienda di dimensioni ridotte e una più grande e
dunque più strutturata. Da qui parte una riflessione per capire
come mettere mano al sistema delle Aziende di servizi alla
persona per superare quelle criticità che la pandemia ha fatto
venire a galla”.
Lo ha detto oggi a Palmanova il vicegovernatore con delega alla
Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, nel corso
dell’incontro in videoconferenza con i vertici delle Aziende di
servizi alla persona (Asp) e il presidente di Federsanità Fvg,
Giuseppe Napoli.
“L’emergenza – ha spiegato Riccardi – ha messo in evidenza una
serie di limiti che tutti conoscevamo e che sono il risultato
pluridecennale di una serie di compromessi ai quali non ho
intenzione di dare continuità nel futuro”.
Il vicegovernatore ha sottolineato come ci sia la necessità “di
fare ordine”, partendo dal fatto che la risposta data dalle Asp
ai problemi generati dal coronavirus sia stata condizionata dalla
dimensione, dal regime di promiscuità , dalle competenze e dalla
solidità patrimoniale.
“Ciò non significa che in una piccola organizzazione non ci siano
importanti professionalità – ha detto Riccardi -, ma le
competenze per rendere al meglio devono lavorare in una struttura
adeguatamente dimensionata”.
Come esempio il vicegovernatore ha citato quello dell’Itis di
Trieste, che ha saputo affrontare i casi di contagio, con il
supporto dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina,
circoscrivendo e limitando la diffusione del Covid-19 all’interno
delle residenze dell’Asp.
Riccardi ha poi stigmatizzato l’atteggiamento di chi, proprio sul
tema delle Aziende di servizi alla persona declinato
all’emergenza, “ha politicamente messo in atto una
strumentalizzazione senza ricordare che le disposizioni
regolamentari che regolano la materia siano del 2015 e quindi non
ascrivibili all’attuale amministrazione. Da chi ha governato
questa Regione – ha concluso – mi sarei aspettato un
atteggiamento più responsabile e costruttivo”.
ARC/GG/ep
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia