11 Giugno 2020
ALTOPASCIO. Sotto inchiesta per oltre 3 anni. Accusato di un duplice grave reato (ricettazione e utilizzo indebito di carte di credito) ha rischiato di perdere il lavoro, la carta di soggiorno e probabilmente la famiglia con una bimba di 18 mesi a carico. Un incubo conclusosi in questi giorni e grazie ad un magistrato che ha avuto l’accortezza di prendere in visione un dvd con le immagini delle telecamere di sicurezza dell’istituto di credito dove sarebbero avvenuti i prelevamenti irregolari di denaro. In quel modo si è subito accorto che quell’extracomunitario era totalmente estraneo alle accuse. Eppure a quel quarantenne di origini marocchine, residente ad Altopascio, inizialmente non aveva creduto nessuno. Nonostante il muratore, disperato, continuasse a gridare la sua completa estraneità ai fatti.
I FATTI
Siamo alla fine del 2016 e il titolare di un noto locale che si trova nel comune di Castelfranco di Sotto denuncia ai carabinieri la scomparsa di una carta bancomat. I militari, dopo aver esaminato le telecamere di un istituto di credito nel territorio di Altopascio, individuano come possibile autore del reato un nordafricano di 40 anni che vive ad Altopascio. Avrebbe effettuato due prelievi da uno sportello bancomat di un istituto di credito della zona. O meglio, quella carta trafugata alla titolare del locale, sarebbe stata utilizzata per un prelievo proprio nel giorno in cui è stata segnalato il furto. I carabinieri denunciano il muratore per ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito. L’uomo – che sino a quel momento non ha mai avuto a che fare con la giustizia, lavora regolarmente ed è provvisto di carta soggiorno – si rivolge all’avvocato Ilenia Vettori. Vengono acquisite le immagini della telecamera esterna della banca che riprendono, nel giorno in cui si registrano prelievi sulla carta trafugata, tutte le persone che entrano, escono o usano lo sportello bancomat. La denuncia viene inviata dai carabinieri alla procura di Pisa. Passano anni e il gup del tribunale di Pisa dichiara l’incompetenza territoriale (il reato si è verificato ad Altopascio, fuori dalla giurisdizione di Pisa) e invia gli atti alla procura di Lucca.
COLPO DI SCENA
Allegato al fascicolo del pm c’è il dvd con le immagini dei prelievi. Ma nessuno ne ha preso visione. L’avvocato Vettori fa notare questa anomalia e il pm Sara Polino verifica che l’indagato in effetti si reca allo sportello e azione il bancomat. Ma soltanto per verificare il suo estratto conto e fare prelievi con la sua carta. Lo testimoniano le immagini e le ricevute. L’autore del reato è quindi un’altra persona. E le indagini, dopo 4 anni, ripartono da zero. «Io stessa mi sono scusata con il cliente – dice l’avvocato Vettori – per le mie titubanze iniziali sul suo racconto. Sono particolarmente soddisfatta che, dopo anni di tormento, il mio assistito risulti totalmente estraneo a questa vicenda e ringrazio di cuore il sostituto Sara Polino per la professionalità e lo scrupolo dimostrato». —