Press ESC to close

A Lucca la mostra su Antonio Canova e il Neoclassicismo: viaggio nella bellezza

Antonio Canova, “Le Grazie”, 1817
Condividi

Pubblicato alle 14:00

LUCCA – Quale momento migliore delle feste natalizie per fare una splendida visita a Lucca e perdersi nel fantastico mondo di “Antonio Canova e il Neoclassicismo a Lucca”, l’esposizione che sta alla Cavallerizza di Piazzale Verdi fino a settembre 2024.

L’esibizione, curata da Vittorio Sgarbi, è aperta anche durante le feste natalizie con orario 10 – 20, ultimo ingresso alle 18:45.

Il fulcro dell’esposizione è il dialogo tra le sculture di Antonio Canova e i dipinti dei pittori lucchesi. “L’idea di questa mostra – spiega Vittorio Sgarbi – non è tanto l’influenza dell’arte di Canova sugli artisti lucchesi, ma una consonanza in luoghi distanti e senza condizionamenti reciproci tra due artisti fondamentali: Pompeo Batoni e Antonio Canova.

Vittorio Sgarbi

In esposizione ci sono numerose opere che includono dipinti e le sculture più significative di Canova provenienti dal Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, dove è conservata la preziosa testimonianza della produzione artistica del grande maestro. Una delle particolarità dell’iniziativa è anche il restauro di una delle sculture più iconiche di Possagno, “Le Grazie“, oggetto di un importante intervento sostenuto da Contemplazioni in occasione della mostra.

Il percorso espositivo inizia in ordine cronologico con il famoso Pompeo Batoni, di cui sono esposti alcuni capolavori, tra cui “Ritratto di Abbondio Rezzonico“, “Senatore di Roma“, provenienti dalle Gallerie Nazionali d’Arte Antica e una straordinaria coppia di dipinti “Minerva infonde l’anima alla figura umana modellata in creta da Prometeo” e “Atalanta piange Meleagro morente“, recentemente acquisiti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Un altro lucchese, meno noto del suo concittadino, ma che con questa mostra si vuole riscoprire radunando una serie significativa di opere, è Bernardino Nocchi, che si avvicina alle novità neoclassiche proprio grazie all’amicizia con Antonio Canova, che trasforma la scultura in pittura e disegno, come vedremo nel dipinto “Alexandrine de Bleschamps come Tersicore” qui esposto accanto alla scultura omonima di Canova.

Canova, “Endimione dormiente”, 1819

É presente anche il talentuoso allievo di Nocchi, Stefano Tofanelli, che si ritrae con il maestro nel notevole dipinto proveniente dal Museo di Roma: “Autoritratto con il fratello Agostino, il padre e Bernardino Nocchi“.

Allargando la visuale al territorio toscano troviamo Lorenzo Bartolini, le cui sculture sono considerate l’esempio più alto di una fusione armonica di naturalità e perfezione ponderate sulla nobile scultura fiorentina del Quattrocento e ancora, tra gli altri, una pittrice da riscoprire: la preziosissima Matilde Malenchini, molto apprezzata da Antonio Canova.

Antonio Canova è icona universale del nuovo classicismo e, attraverso esperienze decisive, tecniche e intellettuali, è diventato il massimo esponente di un’arte, la scultura, a cui il Neoclassicismo restituisce il primato già esercitato all’epoca del Rinascimento.

A Lucca, per la prima volta, vengono presentate 12 sculture inedite, tracciate ma fino a oggi disperse, di Antonio Canova, mai viste prima, così come lasciate dallo studio romano dello scultore. Sono le teste di alcuni dei più grandi capolavori partoriti dal genio di Canova, come l'”Ebe”, la “Tersicore”, la “Venere italica”, o la “Paolina Borghese come Venere vincitrice” e nella maggior parte dei casi si tratta di calchi presi dalle sculture finite, a eccezione di “Paride” e “Beatrice” che sono invece i modelli per l’esecuzione delle versioni marmoree. Sono infatti gli unici con le cosiddette repère (quei piccoli chiodi usati dai bozzatori dello studio di Canova come punti di trasporto dal gesso al blocco di marmo).

Canova, “Teseo sul minotauro”, 1781-1782

Il percorso raggiunge il suo apice con Francesco Hayez che introduce il Romanticismo allontanandosi dalle rigidezze neoclassiche con l’agilità e il sentimento che permeano il “Ritratto dell’Ingegner Giuseppe Clerici” qui esposto.

C’è poi la preziosa collaborazione con il Museo di Palazzo Mansi che ha prestato alcune importanti opere di autori tra il Settecento e l’Ottocento, tra cui, oltre a Nocchi e Tofanelli, ci sono Marie Guillemine Benoist, Vincenzo Camuccini, Giuseppe Collignon, Michele Angelo Ridolfi, Nicolao Landucci, Lionello De Nobili, Michele Marcucci, Edoardo Gelli. Dal palazzo Mansi provengono anche il Manto di Corte di Elisa Bonaparte Baciocchi, di proprietà del Comune di Lucca, e il suo prezioso vestito della collezione Renata Frediani, di cui si può ammirare il primo pezzo dell’ensemble ancora esposto presso il museo.

La presenza eclettica e consonante alle sculture di Canova è quella di Roberto Capucci, definito “lo scultore della seta” i cui abiti – vere e proprie sculture di tessuto – testimonia la continuazione moderna della bellezza plastica delle forme scultoree ma in una totale libertà creativa. A dimostrare una bellezza senza tempo sono anche le fotografie di Fabio Zonta, che propone una galleria di immagini delle sculture più famose di Antonio Canova.

L’esposizione include anche le opere di: Francesco Cecchi, Antonio Luchi detto il Diecimino, Angelica Kauffmann, Domenico Pellegrini, Pietro Benvenuti, Pietro Nocchi (figlio di Bernardino), Vincenzo Consani e Raffaele Giovannetti, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private.

“Antonio Canova e il Neoclassicismo a Lucca”, promosso dalla Regione Toscana e dalla Città di Lucca, è un progetto di Contemplazioni realizzato anche grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo.

Orari di apertura

Tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00, con ultimo ingresso alle 18:45.

Costo dei biglietti

Intero € 15,00, ridotto € 13,00 (under 18, over 65, studenti universitari, giornalisti non accreditati, possessori di biglietto Trenitalia con data di visita coincidente con quello della mostra), scuole di ogni ordine e grado € 5,00, famiglie (ogni adulto € 10,00 + bambini dai 7 ai 18 anni € 6,00 ciascuno (gratis fino 6 anni), gratuito per (bambini fino a 6 anni, disabili, un accompagnatore per disabile che ne richieda la presenza, giornalisti con tesserino ODG per servizio e accreditati almeno 24 ore prima a carmen@contemplazioni.it, guide turistiche con tesserino di abilitazione).

Per informazioni: lucca@contemplazioni.it – 389 2346010.
Sito ufficiale: www.contemplazioni.it.

© Riproduzione vietata

2023-12-24 14:02:46