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La banca richiede l’esproprio, il tribunale rifiuta: la Cassazione annulla tutto

La banca richiede l’espropriazione di una proprietà a seguito del mancato pagamento del mutuo da parte del proprietario. Tuttavia, quest’ultimo possiede solo la metà dei diritti sulla casa, che nel frattempo ha ceduto a un terzo soggetto.

Si tratta di una questione complessa affrontata dalla Corte di Cassazione, coinvolta da Unipolrec Spa in opposizione a una sentenza della Corte d’Appello che, confermando la sentenza del tribunale di Lucca, ha dichiarato inesistente il diritto della banca di procedere con una azione esecutiva nei confronti della co-proprietaria di una proprietà ad Altopascio.

Dei quattro motivi di ricorso presentati dalla banca, la Corte di Cassazione ne ha accettato uno, provocando l’annullamento dell’intero processo e il ritorno degli atti al tribunale di Lucca. Secondo la Corte, infatti, nel giudizio sono mancati come ‘litisconsorti necessari‘ sia l’altro intestatario del mutuo sia la persona a cui era stato successivamente ceduto il diritto di proprietà.

“La sentenza contestata – spiega la Corte – deve quindi essere annullata – con conseguente annullamento anche di quella appellata, a causa del riscontrato errore originale di contraddittorio con litisconsorti indefettibili – con rinvio al tribunale di Lucca, quale giudice di primo grado, in persona di un diverso magistrato. Il giudice del rinvio dovrà esaminare nuovamente la questione, stavolta contrapponendosi anche ai soggetti precedentemente esclusi in modo illegittimo, sulle ragioni dell’opposizione, in particolare sulla rilevanza di un interesse concreto ad agire da parte del soggetto opponente (questione ribadita con i motivi di contestazione di legittimità, assorbiti nell’annullamento disposto)”.

Lo stesso giudice di primo grado deciderà sulle spese dell’intero processo.

2023-12-31 10:28:10