Remo Santini come Celestino V? Il rifiuto del primo può essere paragonato a quello del secondo? Non scherziamo, innanzi tutto, perché del Grande Rifiuto di Papa Celestino V, che abbandonò il soglio pontificio dopo solo tre mesi dall’elezione, non si conosce ancora molto. Inoltre, perché l’Assessore al Turismo del Comune di Lucca, Remo Santini, non è stato ancora eletto Sindaco di Capannori e, più importante, non ha alcuna intenzione di candidarsi. L’amarezza e la frustrazione per la sconfitta contro Tambellini per poco più di 300 voti, sono ancora presenti e chiedono rivincita, figuriamoci se ha voglia di ripetere la stessa esperienza. Anche perché, a prescindere da quello che possano pensare, forse, i Fantozzi o i Pardini, a Capannori il centrosinistra ha già vinto con grande margine. E la candidatura di Santini sarebbe utile solamente per una cosa: per allontanarlo dai luoghi in ombra in cui non batte mai il sole a causa della sua iperattività nel coordinare eventi e definire strategie. Pare che oggi, a pranzo, ospite di Vittorio Fantozzi e di Mario Pardini, con un’incredibile affinità tra i due che ha già portato all’assunzione dell’addetto stampa, che è passato dal primo al secondo senza interruzione, Remo Santini abbia ringraziato per l’ennesima dimostrazione di fiducia ricevuta, ma ha respinto ogni possibile candidatura a sindaco del comune in cui ha sempre vissuto e vive. Santini non è assolutamente stupido. Il suo passato come ottimo giornalista lo rende più perspicace di altri, anche se la politica ha prevalso sulla passione della sua andata e della sua maturità, ossia la professione di scrivere. L’ex capo servizio della redazione di Lucca e Viareggio del giornale La Nazione di Firenze è tra i pochi assessori, se non l’unico, che non sbaglia mai un colpo, che non parla a vanvera, che evita di impantanarsi nelle paludi create ad arte da questa amministrazione, che, fondamentalmente, viaggia in parallelo senza mai scontrarsi…
2024-01-30 22:18:18