Da un lato abbiamo le statistiche, dall’altro i numeri reali. Le prime rivelano una Lucchese che è, forse, la squadra detentrice del record di calci d’angolo e traverse colpite; mentre i secondi indicano che i punti in classifica sono 31 (8 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte), che al momento la collocano al decimo posto; infine i gol segnati sono appena 23 su 25 partite, con una media di 0.92, posizionando l’attacco al quart’ultimo posto del girone (peggiori sono stati l’Olbia con 13, la Fermana con 14, l’Entella e la Spal con 20).
E’ piuttosto evidente che, con questi numeri, ovvero continuando a segnare con parsimonia, cioè meno di un gol a partita, risulta problematico l’ascesa per un posto nei futuri play-off. Ma anche in questo caso dobbiamo essere realisti. Se la Lucchese aspira a raggiungere la settima posizione, visto che le prime sei sono fuori portata, dovrà superare il Pontedera che, al momento, ha un vantaggio di otto punti. Questo non è poco, specialmente considerando che i rossoneri dovranno poi giocare al “Mannucci”, cercando nel contempo di rovesciare completamente il risultato dell’andata, quando i granata di Canzi vinsero per 2 a 1.
Questa, in sintesi, è la situazione grezza su cui riflettere e da cui ripartire per dare una svolta importante e decisiva ad un campionato che altrimenti rischia di creare solo ansia, ossia la necessità di ottenere quasi per forza il pieno risultato anche contro avversari, sulla carta, più forti. L’esempio da seguire potrebbe essere la Juventus Next Gen che, dopo aver trascorso molto tempo nelle profondità della classifica, ha cambiato totalmente rotta con sette risultati utili di fila (4 vittorie e 3 pareggi), salendo così a 33 punti, più della stessa Lucchese.
L’ultima vittoria dei bianconeri è avvenuta addirittura a Sassari, per 3 a 1, contro una Torres in piena crisi che, mercoledì pomeriggio, sarà in scena al “Porta Elisa”, in una partita che Tiritiello e soci dovranno cercare di vincere a tutti i costi, per affrontare poi con più tranquillità le due successive trasferte consecutive ad Alessandria, contro la Juve, e Pescara, in una posizione di classifica al riparo da eventuali rimonte da parte delle squadre alle loro spalle, a partire dall’Ancona (che ieri ha battuto l’Olbia, portandosi a 28 punti, tre in meno dei rossoneri).
Dimentichiamo, quindi, le statistiche e focalizziamoci sui numeri reali. Premesso che c’è una chiara anemia da gol, per vincere serviranno reti, non solo da parte degli attaccanti, sia essi Magnaghi o Yeboah, ma anche da chi gioca a partire dalla metà campo in avanti. Solo Rizzo Pinna sta superando ogni aspettativa, avendo già segnato 8 goal, anche se a Pineto sono mancati i suoi guizzi, le sue sterzate e ci è voluto un gol di Tiritiello, in versione attaccante aggiunto, nel quarto dei cinque minuti di recupero, per evitare un vero e proprio smacco.
Emiliano Pellegrini
2024-02-12 05:51:11