Capannori Popolare, sì al salario minimo.
“È notizia recente – afferma la lista civica di Capannori – che le opposizioni in parlamento intendono avviare una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare sul salario minimo, ignorando completamente il fatto che una legge per il salario minimo a 10 euro, supportata da 70mila firme certificate, è in sospeso nei cassetti da novembre 2023 in attesa di essere discussa. Sorprende inoltre che le opposizioni non considerino che ogni amministrazione comunale potrebbe già attuare autonomamente misure per la tutela dei diritti dei lavoratori, come è già successo nei mesi passati a Firenze e Livorno. Il problema risiede sempre e solamente nella reale volontà politica di mettere in atto tali provvedimenti”.
“Capannori Popolare intende stipulare, coerentemente con la normativa delle gare d’appalto, restrizioni per le imprese e gli enti privati che partecipano alle gare – dichiara il comunicato – con specifico riferimento alla percentuale di assunti a tempo indeterminato, alla promozione di un contratto corretto e vantaggioso per il lavoratore, al controllo delle tutele e delle protezioni sul posto di lavoro. È possibile e anche obbligatorio – specificare nei bandi pubblici il contratto collettivo da adottare, più favorevole per il personale dipendente impiegato nella gara d’appalto o nella concessione”.
“Infine, suggeriamo di introdurre una clausola premiale – conclude Capannori Popolare – che assegna un punteggio extra alle imprese che assicurano un salario minimo di 10 euro all’ora, un grande passo in termini di diritti del lavoro in un Comune come quello di Capannori, dove l’abitudine di esternalizzare i servizi comunali a compagnie esterne è diventata predominante negli ultimi anni. Passare dalle parole ai fatti è possibile, in un modo semplice e concreto”.
2024-03-11 16:17:19