“Lavoreremo per risolvere i problemi quotidiani dei cittadini”: con queste parole Paolo Rontani apre le porte della sede elettorale di Capannori Cambia, inaugurata oggi (16 marzo) in via Pesciatina 138.
Continua quindi la campagna elettorale della lista civica ufficilata il 21 ottobre scorso, un progetto che “punta sulla vicinanza ai cittadini e al territorio” spiega Rontani. “Il nostro credo è stato fin dall’inizio valorizzare il rapporto con le persone e ascoltare ciò che chiede la gente. La gente chiede risposte sui problemi quotidiani”, cosa “che non ha fatto questa amministrazione, sempre chiusa nel palazzo confezionando progetti che non fanno comodo a nessuno se non a loro”.
“Superpolemiche che non hanno consistenza alcuna – prosegue Rontani – L’ultima, la proposta arrivata stamattina di pulire piazze e strade da carte e bottiglie: c’è bisogno di metterlo sulla stampa? Per non parlare dell’università dei mestieri e del pronto medico. Non dicono però, che grazie a loro Capannori ospiterà una piattaforma per il riciclo di assorbenti e pannolini provenienti da tutta la Toscana e un centro di selezione dei rifiuti tessili, due progetti dal costo totale di 18 milioni di euro”.
“Vogliamo liberare Capannori dal dominio del Pd”, un obiettivo condiviso con il centrodestra il cui candidato in pectore Mateo Petrini, solo qualche giorno fa, si è mostrato aperto alla possibilità di correre uniti a Capannori Cambia e fare “un passo di lato, se necessario. I votanti ci chiedono l’unità di tutta la coalizione incluso il mondo civico che si riferisce a noi”.
Proposta raccolta da Paolo Rontani che rimane aperto al dialogo senza prendere posizione: “Continuiamo a mantenere il contatto. Ho sempre mostrato disponibilità”. Tuttavia, “sono stato consultato ora, non 4 o 5 mesi fa. La nostra campagna è partita a luglio, mentre gli altri sono ancora fermi ai box. Però non ho preclusioni per nessuno, naturalmente, ma in un lavoro di squadra bisogna che le sinergie vengano dosate tra le forze civiche e politiche per raggiungere un unico scopo: vincere”.
Un appello, quindi, contro l’astensionismo: “A Capannori i diritti di voto sono 41mila, di questi il 40 percento non va a votare. E di questo 40 percento, una parte sono i giovani, sfiduciati dalla politica, che non hanno più punti di riferimento, non hanno un capofamiglia come in una famiglia senza padre”. Questo perché “per 10 anni i programmi per il territorio sono stati decisi nelle segrete stanze del palazzo. Il piano strutturale intercomunale è stato approvato dal Consiglio il 27 dicembre senza partecipazione. Noi – sottolinea il candidato – vogliamo fare il contrario: una delle prime cose che faremo una volta eletti, sarà chiuderci un mese in una stanza perché il bilancio del Comune di Capannori è squallido”.
“Capannori è composta da 40 frazioni, ognuna delle quali ha la sua cultura e la sua unicità: noi lavoreremo per rilanciarle”, e rilanciare una città le cui strade “dopo le 21 sono vuote, tanto che sembra di essere in un dormitorio”. Perciò Rontani si rivolge anche ai ragazzi: ” vogliamo intercettare le attrazioni per rinvigorire il mondo giovanile. A Capannori per i giovani non c’è nulla: dove dovrebbero andare per divertirsi, in Versilia? Per questo abbiamo individuato un percorso che vede l’identificazione sul territorio di uno o due contenitori per accogliere i giovani e i loro interessi e dare loro nuovi stimoli. Sempre nella visione – conclude Rontani – del bene comune”.
Presente all’inaugurazione c’era anche il Popolo della Famiglia. Queste le parole della coordinatrice provinciale del Popolo della Famiglia di Lucca, Ilaria Giurlani: “Come Popolo della Famiglia iniziamo il nostro cammino che ci porterà presente nelle prossime elezioni comunali nel Comune di Capannori. Insieme alla lista civica Capannori Cambia e al suo candidato sindaco Paolo Rontani, il Popolo della Famiglia si propone come alternativa alle sinistre, per cercare di vincere e aprire una stagione di buon governo cittadino. Il nostro simbolo e i nostri candidati, fra cui la sottoscritta e Mario Motta, porteranno avanti la nostra bandiera e le nostre battaglie: senza politiche sociali per la famiglia, senza un adeguato impegno con i giovani, non possiamo creare nessun futuro per i nostri cittadini”.
“La nostra scelta insieme a Capannori Cambia – conclude Giurlani – è quella di ascoltare maggiormente i bisogni del territorio. Cercheremo di incontrare la nostra gente, parlare dei problemi reali come le difficoltà per i giovani di fondare una famiglia, i disagi degli anziani e delle persone fragili. Il nostro simbolo, insieme alla lista civica Capannori Cambia, lavorerà e si impegnerà con i propri candidati nel tentativo di recuperare una buona parte di quel 40 per cento degli elettori che alle scorse elezioni comunali hanno rinunciato a votare, cercando di far comprendere loro di non affidare ad altri le proprie responsabilità e le proprie scelte”.
2024-03-16 20:25:51