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Cambiamenti Climatici e Risorse Idriche, Lanciato a Capannori il Progetto Pilota sulla Via dell’Acqua

La via dell’acqua e il cambiamento climatico: quale sarà il loro impatto sulla ricarica delle sorgenti nel territorio di Capannori, molte delle quali vengono utilizzate dai cittadini per il rifornimento idrico?

Per rispondere a questa domanda e a molte altre relative all’impatto che l’incremento della siccità potrebbe avere sulla vita delle persone, nasce il progetto scientifico sperimentale Cambiamenti climatici, precipitazioni e sorgenti nel Comune di Capannori, portato avanti dal dipartimento di scienze della terra dell’Università di Pisa in accordo con il Comune di Capannori. Si tratta di un’indagine biennale che, attraverso analisi e ricerche, intende fare il punto sullo stato delle conoscenze relative a queste sorgenti e iniziare programmi di monitoraggio per gestirle meglio nel lungo termine, anche in relazione ai cambiamenti climatici in corso e previsti.

L’obiettivo generale dello studio, appena iniziato, è capire quale potrebbe essere il possibile impatto che i cambiamenti climatici attuali e previsti potrebbero avere sulla ricarica delle sorgenti d’acqua presenti sul territorio comunale, in particolare (ma non solo) quelle utilizzate dai cittadini per il rifornimento di acqua potabile. Queste costituiscono la Via dell’acqua, un percorso sul quale l’amministrazione Menesini sta investendo notevolmente, anche per la sua espansione.

Nel dettaglio, il progetto si concentrerà sull’analisi dell’impatto locale dei cambiamenti climatici futuri su scala decennale e pluridecennale: raccolta di dati climatici e idrologici dell’area di studio; analisi con approcci statistici per identificare relazioni e tendenze pluriennali; valutazione degli effetti sui cambiamenti di precipitazioni dei vari scenari futuri rispetto agli attuali; esame delle potenziali variazioni delle ricariche sui sistemi di sorgenti del Comune utilizzate per scopi idro-potabili. Inoltre, lo studio intende analizzare le possibili variazioni sul sistema di ricarica esterna del fiume Serchio attraverso la raccolta di dati climatici ed idrologici.

“I cambiamenti climatici attuali ci presentano problemi ambientali la cui gestione non può più essere rimandata e devono essere affrontati con nuovi metodi e approcci che tengano conto delle proiezioni climatiche e dei possibili effetti a livello locale”, afferma l’assessore all’ambiente, Giordano Del Chiaro. “L’aumento della siccità, la scarsità di eventi di pioggia regolari e l’aumento della frequenza di quelli intensi stanno mettendo a dura prova la gestione ordinaria e lo sviluppo delle pianure alluvionali, dove la pressione antropica è sempre più forte e dove si concentra lo sviluppo industriale e l’urbanizzazione”.

“Da qui l’importanza di questo nuovo progetto scientifico – continua Del Chiaro -, che mira a esplorare quale potrà essere l’impatto dei cambiamenti climatici, e in particolare la diminuzione delle precipitazioni e l’aumento della siccità, a breve e a lungo termine, sui sistemi di ricarica delle varie componenti idriche del nostro territorio e in particolare sulle sorgenti della via dell’Acqua che sono sempre più utilizzate dai nostri cittadini per il loro rifornimento idrico. Con dati analitici e proiezioni di scenari futuri in mano, saremo effettivamente in grado di avere le conoscenze corrette e utili per stabilire interventi e politiche finalizzate a una gestione corretta e proficua delle risorse idriche sul nostro territorio per garantirne l’utilizzo alla nostra comunità”.

“Questo progetto intende essere il punto di partenza per stabilire strategie di gestione a lungo termine che tengano in considerazione le possibili variazioni climatiche del prossimo futuro, al fine di rendere consapevole la popolazione che le risorse che siamo abituati a utilizzare, con gesti semplici come prendere l’acqua alla fontana, non sono scontate ma richiedono ‘responsabilità ambientale’ – afferma il vice direttore del dipartimento di scienze della terra dell’università di Pisa e presidente del corso di laurea in scienze ambientali, Giovanni Zanchetta. “Con questo primo studio speriamo di selezionare alcune delle sorgenti più importanti per sviluppare sistemi di monitoraggio che ci permettano in futuro di migliorare le possibili stime sulla ricarica delle stesse, facilitando così la loro gestione”.

“Il dipartimento di scienze della terra crede fortemente in questo progetto e grazie al supporto dell’università di Pisa ha deciso di investire sulla formazione di un giovane ricercatore di grande promessa, il dottor Stefano Natali, che lavorerà al progetto per due anni – spiega Monica Bini, co-responsabile del progetto. Il ricercatore si occuperà del monitoraggio e della parte analitica e, in collaborazione con altri giovani ricercatori del nostro dipartimento, si occuperà dell’analisi delle proiezioni climatiche e delle valutazioni a livello del Comune di Capannori sull’eventuale impatto dei futuri cambiamenti climatici”.

Del Chiaro, Zanchetta, Bini, Natali

2024-03-22 13:07:33