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Il ritmo tra pratica ed etnomusicologia, a Porcari la masterclass con Marco Zanotti

Il rapporto tra pratica ed etnomusicologia. Questo è il titolo del masterclass di Marco Zanotti, fissato per Domenica 14 Aprile, dalle 10.30 alle 13.30, presso SPAM! in Via Don Minzoni 34 a Porcari.

Che cosa fa sì che la cumbia o la musica congolese siano così irresistibili da spingerci a ballare? Qual è il legame tra gli strumenti, non solo le percussioni, che magicamente suscitano l’entusiasmo? Qual è il ruolo dello shekeré nelle composizioni di Fela Kuti, del tamburello nella pizzica o del basso nella salsa cubana? Marco Zanotti, un percussionista, polistrumentista e etnomusicologo di fama internazionale, risponderà a queste domande.

Gnawa, juju, bikutsi, champeta, cueca, merengue, funanà, rastapé sono solo alcune delle tradizioni musicali strettamente correlate alla danza, inclusi alcuni macro-generi con varianti come il samba o la rumba. Durante le tre ore del masterclass, aperto a musicisti, studenti di musica e a chiunque sia interessato a approfondire la musica da ballo, saranno esaminati alcuni ritmi cercando di svelarne gli equilibri e i segreti, partendo da un’idea di ritmo non basata sulla notazione, il beat o il metronomo, ma su concetti simili con significati completamente diversi, come la pronuncia, il ritmo o la clave.

“Da anni percorro il mondo alla ricerca e sperimentando le musiche più varie, in particolare nei contesti sociali dove si balla. Questo masterclass rappresenta un’opportunità per condividere osservazioni e conclusioni derivate dalle mie ricerche sul campo, in modo tale che chi suona, chi sta imparando a suonare, o semplicemente chi ama ascoltare musica e ballare, possa riconoscere alcuni schemi ricorrenti nelle musiche che ci fanno muovere”, afferma Zanotti.

Il costo del masterclass, limitato a un massimo di 15 partecipanti, è di 25 euro più 2 per l’iscrizione a SPAM! Per prenotazioni e informazioni: info@spamweb.it o al numero 348 3213504 o 348 3213503.

Marco Zanotti è un batterista, percussionista, polistrumentista e attivista culturale che considera il viaggio e l’incontro con maestri e tradizioni musicali di diverse culture, in particolare Africa e America Latina, come una costante nella sua ricerca artistica. Un percorso formativo che unisce tecnica musicale ed etnomusicologia, che lo ha portato ad una conoscenza comparativa di vari stili, strumenti e tecniche esecutive. È il fondatore e direttore dell’Orchestra Afrobeat Classica (che ha collaborato con grandi artisti della musica africana come Rokia Traoré, Seun Kuti, Sekouba Bambino e Baba Sissoko), del gruppo Cucoma Combo e del duo con Jabel Kanuteh, un griot del Gambia, virtuoso della kora.

Il viaggio è un altro tema ricorrente nella sua vasta discografia, che include lavori di avanguardia e improvvisazione (Mothra, Red Planet e il duraturo duo con Fabio Mina), così come opere derivanti da tradizioni folkloristiche e popolari (Del Barrio, Cumbia Poder, Jacaré, Patrizia Laquidara, Antonella Ruggiero, Elisa Ridolfi, Elio Camalle, Pavel Urkiza, Coro Voz Latina, Coro Farthan). Ha tradotto e curato l’edizione italiana della biografia di Fela Kuti (Arcana 2012), ha composto ed eseguito le musiche per gli spettacoli di danza contemporanea di Roberto Castello Mbira (2018) e Inferno (premio UBU 2022), per lo spettacolo di prosa Lettere a Nour (ERT, 2018), per il film Gauguin a Tahiti (Nexo, 2019), per Pamoja Odyssey nell’Oceano Indiano, per il Magnifico Teatrino Errante e Fantateatro. Per anni ha diretto il laboratorio creativo Officina del ritmo, collaborando con insegnanti provenienti da tutto il mondo.

2024-04-03 11:14:38