Dal 19 al 21 aprile alla Fiera d’arte di Lucca, un evento dedicato all’arte moderna e contemporanea che si svolge nel palazzo del Real Collegio di Lucca, avrete l’opportunità di ammirare, tra i tanti espositori, artisti e progetti, anche le opere fotografiche di Antonio Schiavano. Fotografo professionista da oltre trent’anni, Schiavano sarà a Lucca, presso lo stand C3 conosciuto come Antonio Schiavano Fine Art, con tre progetti distinti intitolati Languishing, L’attesa e Riflessi, già presentati al pubblico durante l’esposizione Unfair di Milano all’inizio di marzo. In questa occasione, tuttavia, sarà possibile ammirare una collezione più vasta con opere di dimensioni 40×50.LANGUISHING verrà mostrato nella sua totalità, per un totale di cinque opere. Nato durante la pandemia di Covid-19, si tratta di un progetto che rappresenta un viaggio interiore, un invito a liberarsi dalle catene dell’incertezza per immergersi nelle profondità dell’esistenza. La tecnica della doppia esposizione serve come uno strumento potente, intrecciando l’anima eterea, simboleggiata dal colore blu rassicurante, con il corpo che invece porta il peso del tempo e delle sue sfide. Le sfumature emotive si fondono in un unico scatto, fornendo uno sguardo privilegiato nell’essenza stessa dell’essere umano. Questo progetto intende trasmettere la forza vitale che risiede in ognuno di noi.
De L’ATTESA, Schiavano presenterà una selezione di quattro opere. Il progetto manifesta un intricato dialogo di riflessioni che esprime la volontà di non arrendersi al passare inalterabile del tempo. Una fotografia concettuale in cui ogni scatto appare come un dramma teatrale in cui l’osservatore è libero di identificare e interpretare il proprio ruolo nella scena. Il basso contrasto delle immagini e le pose espressive del soggetto sembrano metafore d’incanto, mistero e curiosità su ciò che può essere celato dentro un corpo in attesa di liberarsi, nonostante la sua vulnerabilità.
Infine, saranno disponibili tre opere di RIFLESSI, scelte dall’autore e ispirate da un approccio quasi surrealista. Studiando la complessità del corpo umano e le sue astrazioni organiche, Schiavano si sofferma sul modo in cui può assumere forme e significati nuovi e ambigui. Un’esplorazione di tutte le sfaccettature del corpo: fisica, anatomica, sessuale, spaziale, temporale ed intellettuale. Le immagini sono state composte per stimolare l’accettazione del proprio corpo. Si tratta di una fotografia composta di riflessi che mettono l’osservatore di fronte alle proprie vulnerabilità.
2024-04-09 19:43:56