Un giro… al contrario. No, tranquilli, il generale Roberto Vannacci non ha a che vedere con la storia, ma chiunque abbia visto la tappa di oggi della corsa rosa e conosca un po’ la città, non poteva che restare sorpreso nel vedere che, a differenza della consuetudine quotidiana, stavolta i corridori hanno raggiunto il traguardo in contromano. Sì, hanno percorso Via di Borgo Giannotti dopo aver attraversato il ponte di Monte San Quirico e, una volta arrivati alla rotonda davanti a Porta S. Maria – sì, proprio lì dove l’amministrazione vorrebbe realizzare un gigantesco parcheggio da 50 milioni di euro – invece di girare a sinistra, hanno preso la tangenziale nel senso contrario rispetto al solito, mantenendo le Mura sulla loro sinistra anziché sulla destra. Ovviamente non ci sono stati problemi, ma vedere il senso di marcia invertito ha avuto un certo effetto.
Una giornata straordinaria, veramente, per la città di Lucca che non viveva un’emozione del genere da quarant’anni e che l’organizzazione della più importante competizione ciclistica del Paese ha voluto dedicare in occasione dell’anniversario della morte di Giacomo Puccini. Peccato però che il cronista televisivo non abbia voluto o potuto ricordare che Giacomo Puccini, nonostante fosse nato a Lucca, non la amava particolarmente. Proprio come Mario Cipollini, il campione di San Giusto di Compito che vive a Monte San Quirico a un tiro di schioppo da dove è passato il serpente su ruote, ma che nessuno, letteralmente, NESSUNO, ha menzionato né prima né durante né dopo questa tappa. Nemmeno quando è stata presentata l’opera dell’artista autore delle biglie collocate in vari punti del centro storico: nessuna traccia di Supermario. Un’omissione ridicola, ma che, ovviamente, non è stata messa in rilievo da nessun rappresentante delle istituzioni. Come se il vincitore di 42 tappe del Giro d’Italia non fosse mai esistito. Meno male che questa è un’amministrazione di destra e, quindi, in teoria, contraria al politically correct e alla tendenza a cancellare il passato.
Polemiche più o meno pretestuose a parte, è stato un successo sia di pubblico che altrove. Secondo la questura all’arrivo c’erano più di 15 mila appassionati e altri 5-6 mila lungo il percorso. Quindi, facendo una stima, un lucchese su quattro stava guardando la corsa. Forse un po’ esagerato, ma c’era tanta gente e si è divertita molto. Mario Pardini, che oggi aveva più di un motivo per sorridere, ha rilasciato una lunga dichiarazione: Oggi per Lucca è stata una giornata storica: il Giro d’Italia è tornato dopo 39 anni e ha proiettato nuovamente la città sotto i riflettori del mondo intero. Si afferma troppo spesso “giornata storica”, a volte privando di senso e sostanza queste due parole, che insieme definiscono un’eredità, oggi più tangibile che mai: Lucca in mondovisione, Lucca al centro del panorama sportivo nazionale e internazionale, Lucca come tappa finale della mitica corsa rosa, già indimenticabile anche per la partecipazione dei cittadini e delle attività locali all’evento, per l’empatia dimostrata verso una grande manifestazione che oggi – a Lucca – ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di unire un popolo sotto il colore (rosa) dello sport. Voglio ringraziare lo staff di Rcs, le forze dell’ordine, gli uffici comunali e tutti coloro che hanno contribuito alle emozioni infinite di questo evento. Lucca è stata coinvolta dal Giro d’Italia, come si viene coinvolti da un abbraccio o da una canzone: un impulso positivo la cui ondata di lungo periodo avrà effetti benefici per gli anni a venire e che rimarrà impressa nella memoria di tutti. E che importa di Cipollini, nonostante sia, dopo Giacomo Puccini, il lucchese più famoso al mondo.
Ma il politicamente corretto trionfa sempre e ovunque. Certo, chissà quanto avranno bollito dalle irritazione gli esponenti di sinistra alla visione della diretta televisiva, una grande pubblicità per la città di Lucca e per il Lucca Summer Festival menzionato più volte, così come i Lucca Comics & Games. Non c’è molto da dire: Lucca è bellissima e il suo valore supera di gran lunga il prezzo di un qualsiasi biglietto immaginario. Oggi il sole, dopo giorni di capricci, ha reso ancora più stupenda e vivace una giornata indimenticabile. L’organizzazione, infatti, è stata quasi perfetta, con il traffico che riprendeva già poco dopo il passaggio della corsa e nessuna lamentela. È stato impressionante vedere la velocità con cui sono state rimosse le barriere lungo il percorso. Complimenti a tutti. Se ci fossero più tappe come questa a Lucca, non avremmo bisogno di un nuovo stadio o di un parcheggio gigante per ospitare non si sa bene chi e quando.
Servizio fotografico di Ciprian Gheorghita
2024-05-09 02:32:01