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Nuova base nell’Ex Cisam, anche Lucca si mobilita

L’assemblea No guerra no base Lucca avvia la mobilitazione contro l’eventualità di un’installazione militare nel Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli. Pertanto, domani (2 giugno) ai Tre Pini a San Piero a Grado, in prossimità della “porzione del parco sotto maggiore rischio”, avrà luogo un presidio pacifista dalle 10 per l’intera giornata.

“L’installazione di una base militare in un parco naturale interessa anche Lucca, non solo Pisa – dichiarano dal movimento di Lucca -. Esiste un progetto per l’edificazione di una nuova base militare dei Gis Tuscania (carabinieri attivi nelle zone di guerra e nell’addestramento di altre forze armate) da realizzare nel territorio boscoso del parco naturale, che coinvolge non solo Pisa ma anche Lucca: infatti una porzione del parco si estende nella nostra provincia. Tale progetto è poco divulgato, viene mantenuto il più possibile riservato. Perché non se ne discute? I fatti sono questi: a San Piero a Grado, nell’area Ex Cisam, dove attualmente sono accumulate scorie radioattive, dovrebbe sorgere la componente più rilevante del progetto: 72 ettari di superficie cementificata, oltre 1500 alberi abbattuti. Ossia la distruzione di un ecosistema in un’area che dovrebbe godere di protezione da parte dei vari governi a tutti i livelli. Invece ciò non avviene e anche la Provincia di Lucca, quando è stata chiamata a opporsi a tale devastazione, si è astenuta. Incurrendo, pertanto, nella grave responsabilità politica di un progetto di distruzione ambientale e di militarizzazione di un territorio, in contrasto alle istanze della popolazione per la salvaguardia dell’ambiente e per l’arresto di tutte le guerre: dal genocidio dei palestinesi alla guerra in Ucraina, citando solo quelle più prossime a noi”.

“Si prevede che la nuova base si estenda anche a Coltano e a Pontedera, in linea con la logica della disseminazione della militarizzazione dei territori, funzionale non solo a fini bellici ma anche al controllo della popolazione – continua l’assemblea No base Lucca -. Un totale di 190 milioni di euro che potrebbero essere indirizzati al ripristino delle carenze dei servizi pubblici: abitazione, scuola, salute, welfare e preservazione ambientale. E allora perché i mass media non ne parlano, i governanti a vari livelli evitano il confronto? Non dialogano con la popolazione, con la società civile? Con il vasto movimento trasversale No base né a Coltano né altrove che è emerso già da tre anni e ha radicato in Toscana e anche nella nostra città con l’Assemblea no guerra no base Lucca. Forse perché il partito della guerra è ora diffuso e unisce la destra di Meloni, Salvini e Crosetto con l’ex sinistra di Minniti, Schlein e compagni? I venti di guerra stanno soffiando sempre più forti e più vicini, abbiamo già un rigassificatore a Livorno che, se colpito, esploderebbe con la potenza di alcune bombe nucleari di media potenza; vogliono effettivamente espandere la base militare di Pisa, che già ci espone a essere un obiettivo militare sensibile, si discute di leva obbligatoria ossia di ricerca di carne da cannoni: tutti e tutte diciamo no alla follia bellica”.

2024-06-01 16:17:00