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Anche in Lucchesia dilaga la protesta contro la nuova base militare nel parco di Migliarino

L’assemblea No guerra no base Lucca avvia la mobilitazione contro la possibile realizzazione di una base militare al Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli. Per questo motivo, domani (2 giugno) ci sarà un presidio di pace da mattina alle Tre Pini a San Piero a Grado, vicino alla “zona più a rischio del Parco”.

“La creazione di una base militare in un parco naturale interessa anche Lucca, non solo Pisa – sostiene il movimento di Lucca -. Esiste un piano per costruire una nuova base militare dei Gis Tuscania (carabinieri operativi in zone di guerra e nella formazione di altre forze militari) nel territorio boschivo del Parco naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, che riguarda non solo Pisa ma anche Lucca, dal momento che una parte del parco si trova nella nostra provincia. Questo progetto non è molto conosciuto, viene tenuto il più segreto possibile. Perché non se ne parla? Invece è così, e anche la Provincia di Lucca, quando era il momento di opporsi a questo disastro, si è astenuta. Questa mossa ha accollato alla Provincia l’importante responsabilità di un progetto di distruzione ambientale e militarizzazione di un territorio, in contrasto con le richieste della popolazione di salvaguardare l’ambiente e fermare tutte le guerre.”

“La previsione è che la nuova base abbia estensioni anche a Coltano e Pontedera, sostenendo così la militarizzazione diffusa dei territori, funzionale non solo alle finalità belliche ma anche al controllo della popolazione – continua l’assemblea No base Lucca -.Un totale di 190 milioni di euro che potrebbe essere utilizzato per affrontare le carenze nei servizi pubblici: alloggio, istruzione, salute, welfare e prevenzione ambientale. Ecco quindi perché i mass media rimangono in silenzio, i politici a vari livelli evitano il confronto? Non dialogano con i cittadini, con la società civile? Con il vasto movimento No base né a Coltano né altrove che è nato tre anni fa e si è radicato in Toscana e anche nella nostra città con l’assemblea No guerra no base Lucca. Forse perché il partito della guerra ha attraversato e unito la destra di Meloni, Salvini e Crosetto con l’ex sinistra di Minniti, Schlein e altri? I venti di guerra soffiano sempre più forte e più vicino, abbiamo già un rigassificatore a Livorno che, se colpito, esploderebbe con la potenza di alcune bombe nucleari di media potenza; vogliono effettivamente ampliare la base militare pisana, che ci espone già ad essere un obiettivo militare sensibile, si parla di servizio militare obbligatorio che prevede la ricerca di carne da macello: tutti noi diciamo no all’assurdità bellicista”.

2024-06-03 02:29:57