La celebrazione di una comunità intera, di una cittadina. Il 60° anniversario del Bf Porcari, celebrato ieri sera (9 giugno) presso il complesso delle suore Cavanis in via Carrara, è stata un’occasione unica per riunire tutta la comunità intorno a un’anima sportiva. Non a caso, erano presenti il sindaco Leonardo Fornaciari, la vicesindaca Roberta Menchetti e il consigliere delegato allo sport Susy Rovai.
Una festa, condotta da Angelo Menchetti, ricca di momenti toccanti che è difficile riassumere: le testimonianze delle atlete del passato, le parole e l’emozione di Suor Giuseppina e della Madre Superiora Suor Lourdes Colombo, l’entusiasmo dei bambini del minibasket e il ricordo di coloro che ci hanno lasciato, ma hanno dato tanto a questa associazione, lasciando segni indelebili.
La Torretta d’oro alla società
Il sindaco Leonardo Fornaciari ha voluto fare una sorpresa alla società, consegnando il riconoscimento più ambito del Comune, ossia la Torretta d’oro, per enfatizzare l’importanza del lavora la società Bf Porcari svolge da molti anni. “Si chiude un cerchio,” ha detto il sindaco, “dopo che a Suor Giuseppina furono consegnate le chiavi d’oro della città dal consiglio comunale il 15 dicembre 2008. Se non ci fosse stato il Bf Porcari, la nostra città sarebbe stata diversa, peggio”.
Le parole delle suore
Un caloroso applauso ha accolto l’arrivo nel prato del complesso di Suor Giuseppina, che nonostante i suoi 94 anni ha raccontato i primi passi della società e le difficoltà affrontate lungo il cammino, fin da quando, come unica donna e suora, partecipava al corso per allenatori. È stato quindi il turno della Madre Superiora Suor Lourdes per sottolineare l’impegno costante delle suore per lo sviluppo umano oltre che sportivo dei ragazzi che frequentano la palestra di via Carrara.
Una nuova palestra
E a proposito di palestra, è arrivata la rivelazione del presidente Stefano Picchi, che con la consueta cautela, con la discrezione di chi vuole procedere un passo alla volta senza fare promesse che poi non riesce a mantenere, ha annunciato che la società sta lavorando per modernizzare l’attuale palestra e anche per costruirne una nuova, adatta ai tempi moderni, dove l’attività può continuare per i prossimi 60 anni e chissà. I primi passi, anche con il Comune, sono stati fatti.
L’orgoglio delle ex
Molti sono i ricordi delle ragazze, ora donne, o addirittura nonne, che hanno indossato la maglia gialloblu. Dalle ragazze che nel 1969-70 hanno vinto il titolo italiano ai Giochi della Gioventù, a quelle che sono venute dopo, finendo per competere nel campionato di A2 per due stagioni. Significative in questo contesto le parole di Valentina Volpini: “Ogni giorno percorrevo senza fatica 120 chilometri per venire ad allenarmi perché avevo scoperto che Porcari era ed è il miglior posto in Toscana per giocare a basket”.
La sala dei trofei
Un viaggio nella memoria. In 60 anni di storia. Questo è ciò che si può fare visitando – come ha fatto anche Claudio Crippa, ex giocatore e scout NBA – la sala dei trofei, allestita per l’occasione, con in mostra coppe, placche e medaglie (solo una piccola parte) vinte dalla società nel corso di questi decenni. Insieme a maglie, cartoline e foto d’epoca che raccontano la storia del club. Mentre su uno schermo scorrevano le immagini di oggi, dai bambini del minibasket alle squadre agonistiche, quasi come se ci fosse un filo invisibile che unisce tutte le attività dell’associazione.
Il dolce gialloblu
Il taglio inevitabile del dolce, in un campo all’aperto colorato di gialloblu e di entusiasmo, è stato l’atto conclusivo di una festa che ha unito intere generazioni. Come dice l’ex giocatrice Paola Carmignani, “fa bene al cuore vedere quanto questo luogo e le persone che si succedono negli anni siano in grado di unire e accogliere sempre tanti bambini nel nome di uno sport meraviglioso”.
2024-06-10 22:56:51