“Molti mi hanno voltato le spalle, è stata condotta persino una campagna elettorale contro di me. Le altre forze politiche del centrodestra, che ora mi attaccano, non hanno rispettato gli impegni presi. Ho rifiutato la candidatura a sindaco perché mi è stata richiesta ufficialmente solo a tre mesi dalle elezioni”. Questo è, in sostanza, lo sfogo del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Matteo Petrini, che dopo mesi di silenzio nonostante le accuse ricevute, ha deciso di parlare e raccontare la sua versione dei fatti post-elettorali, che hanno visto una chiara vittoria del candidato del centrosinistra Giordano Del Chiaro.
Capannori, Giordano Del Chiaro è il nuovo sindaco di Capannori: consensi oltre il 60 per cento
Un commento per rispondere alle recenti critiche provenienti da Forza Italia: “Il risultato elettorale è stato deludente in alcuni aspetti, ma prevedibile per come si sono svolti gli eventi, – inizia Petrini – . Prevedibile ovviamente non per le capacità del candidato sindaco Paolo Rontani – che voglio ringraziare nonostante qualcuno già cerchi di addossargli delle colpe, che non sono assolutamente sue – , ma per come è stata condotta la campagna elettorale e tutto ciò che l’ha portata alla campagna elettorale. Tutto inizia nel febbraio 2023 quando i primi tavoli del centrodestra si incontrano e dove, dopo qualche esitazione, vengono proposti i primi nomi. Per Fdi l’unico nome era quello del sottoscritto, Matteo Petrini: anche quando capitava che ci accusassero – e mi accusassero – di non essere stati chiari e di non aver preso una posizione, voglio dire agli altri partiti, in particolare a Forza Italia dato che ieri un mio collega (Matteo Scannerini ndr) ha avuto l’ardire di apparire sulla stampa, che da febbraio 2023 Fdi aveva chiaramente espresso solo un nome, il mio. Un nome che poi è stato presentato al tavolo regionale all’interno di un documento con altri nomi, con l’impegno di scegliere il candidato sindaco da questa lista. Un impegno immediatamente disatteso dalle altre forze politiche, basta guardare i comunicati degli ultimi mesi. Gli altri hanno cercato altri nomi rispettabili, è vero, ma che immediatamente hanno compromesso quello che era un documento firmato dalle forze politiche del centrodestra a Capannori”.
Capannori, Scannerini: “La sconfitta del centrodestra? Colpa delle esitazioni di Fratelli d’Italia”
“Nei mesi successivi c’è stato un atteggiamento di vacillamento nonostante il mio nome sia sempre stato sulla lista di Fdi – prosegue Petrini raccontando la sua versione dei fatti -. Hanno cercato altri nomi, i tempi si sono allungati e arriviamo a marzo, intorno al giorno 6-7, dove finalmente dopo mesi e mesi di indecisioni mi vengono a cercare e mi dicono: ‘Matteo, sei tu il candidato sindaco del centrodestra e non puoi tirarti indietro’. E cosa faccio io? Ovviamente mi ritiro, perché tra le condizioni che chiedevo per poter accettare una candidatura vi era quella di iniziare un percorso politico che rispettasse una certa tempistica. Non possiamo pensare di vincere una qualsiasi elezione comunale – e soprattutto quella di Capannori – a tre mesi dalle elezioni. Se questo ha inciso sulle mie preferenze durante le elezioni (199 ndr, solo il terzo più votato di Fdi ndr)? Sono soddisfatto di quello che ho fatto, che rispecchia i miei valori, la mia coerenza e i miei principi che mi hanno sempre contraddistinto. La mia campagna elettorale è stata un po’ minimizzata a causa di tutto ciò che è accaduto. È stata una campagna elettorale condotta contro di tutti, o perlomeno tutti (o quasi tutti) contro di me: c’erano quelli che giravano le case sostenendo che la colpa di questo fallimento sarebbe stata mia perché ho rifiutato la candidatura a sindaco. In realtà non ho mai rifiutato nulla se non all’ultimo. Chi oggi addebita a me e a Fdi (riferendosi, tra gli altri, sempre a Matteo Scannerini ndr) la colpa per la mancanza di una forte volontà di chiudere sul mio nome, voglio ricordare che forze politiche come Forza Italia, per esempio, sostenevano che non avrebbero mai accettato imposizioni e costrizioni dal partito egemone a livello nazionale, cioè Fdi. Secondo loro, il candidato giusto per Capannori era un moderato e come ben sapete Fdi non può essere considerato tra i partiti più moderati all’interno del centrodestra“.
Il centrodestra, come cinque anni fa, non ha imparato dai suoi errori e ha aspettato troppo tempo prima di iniziare la campagna elettorale, ritardando ancora la scelta del candidato sindaco. “Credo che sia mancata molta lungimiranza e programmazione, ma soprattutto molta condivisione politica – afferma il consigliere comunale di Fdi -. Ho la netta sensazione che certe decisioni e certe tempistiche siano state volutamente allungate per evitare di vedere qualcuno passare davanti ad altri“.
In questi mesi Matteo Petrini si è sentito in qualche modo tradito: “Gli amici veri che ti sostengono nel momento del bisogno non sono mai tanti, proprio come nella vita. Molti mi hanno voltato le spalle: all’interno del panorama politico e soprattutto tra i partiti e le persone che militano nei partiti che dovremmo considerare amici. Ma dai capannoresi ricevo tutto tranne che voltare le spalle, piuttosto attestati di stima per tutto quello che ho fatto e continuerò a fare nei prossimi 5 anni”.
Le recenti elezioni a Capannori avranno alcune conseguenze: Paolo Ricci, coordinatore di Capannori di Fratelli d’Italia, ha già annunciato le sue dimissioni. “Quando termina un turno elettorale, a prescindere dalla vittoria o dalla sconfitta, c’è sempre una riflessione interna al partito – afferma Petrini -. Ovviamente devono essere fatte con calma. Le dimissioni di Paolo Ricci? Di lui non posso che parlare bene. Se le dimissioni saranno confermate, dimostreranno semplicemente l’alto valore e la grande dignità che caratterizzano la persona di Paolo Ricci, come politico e come amico. Anzi, la riflessione che faccio in questo momento è un’altra. Scommetto che Paolo Ricci, nel caso in cui si dimetta probabilmente, sarà l’unico a farlo tra tutti coloro che invece dovrebbero davvero dimettersi. Se rimarrò nel partito? Se mi sono candidato alle elezioni non è per dimettermi il giorno successivo a fronte di un risultato deludente del centrodestra. Continuerò il lavoro che ho fatto negli ultimi 5 anni: avrò la fortuna, come Fdi, di avere altri colleghi in consiglio comunale e tutto quello che verrà sarà guadagnato grazie, spero e mi auguro, al merito”.
2024-06-12 16:54:44