Meglio mettere subito in chiaro le cose. Noi, alla Ilaria Salis, il massimo che avremmo potuto fare è rinchiuderla in una cella e gettare la chiave. E organizzare una sorta di caccia al tesoro, in modo tale che il vincitore che la ritrovasse – ammesso che ci fosse riuscito! – la mettesse all’asta per vedere quanto chi sarebbe disposto a offrire per acquistare il diritto a decidere se riaprire la porta o lasciar trascorrere il quorum di condanna necessario. Tuttavia, alla fin fine, questo è un Paese in cui chi si trova a essere condannato o addirittura arrestato e giudicato in una nazione straniera per crimini politici, risulta sempre e soltanto, particolarmente se è di sinistra, una vittima del sistema. Come ha sapientemente osservato una certa persona, in Italia esistono centinaia di migliaia di individui che tendono al disordine, che cercano di imporre, nonostante facciano parte di una minoranza, la loro volontà e il loro modo di agire a quella maggioranza silenziosa che, poi, alla fine, non è così silenziosa. Noi lo ribadiamo, sarebbe meglio metterla in cella e buttare via la chiave senza tante storie. A Lucca, durante una riunione del consiglio comunale, una nostra cara e vecchia amica, non per l’età, ma per l’affetto che ci lega, dai banchi del consiglio comunale ha proposto un momento di silenzio in segno di omaggio all’elezione della Salis al Parlamento Euroeo, eletta che le frutterà uno stipendio di circa 15mila euro al mese e una somma equivalente da spendere per motivi poco chiari. In più, la sua immediata liberazione o l’annullamento di ogni provvedimento cautelativo nel paese, l’Ungheria, dove era stata arrestata. Laura Da Prato ha agito nel modo giusto e correttamente, come sarebbe suo dovere e, come un prete direbbe durante la messa, una fonte di salvezza. Una proposta provocatoria, originale, ironica, talmente di sinistra che, se non fosse per il fatto che, a sinistra, hanno ormai confinato l’ironia nei loro pantaloni intimi e non riescono a estrarla da quel contesto limitato. Il Pd di Lucca, spiace per Raspini che è una persona intelligente e che, soprattutto, rispetta la legge e la fa rispettare, ha voluto coinvolgere Da Prato rimproverandola per aver fatto finire la città di Lucca sulle pagine delle cronache nazionali per questa faccenda. Se fossero rimasti in silenzio, i discendenti dell’ex-Unione Sovietica, avrebbero fatto meglio…
2024-06-13 08:30:05