Dal venerdì (28 giugno) fino alla fine di dicembre sarà esposta al pubblico l’installazione dell’artista Caroline Lépinay intitolata Il Soffio Della Vita, patrocinata, promossa e organizzata dal Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane, presieduto dal maestro Alberto Veronesi.
L’anteprima e l’inaugurazione della mostra avranno luogo al Caffè Di Simo venerdì (28 giugno) alle 18:30, in presenza delle autorità.
In riferimento al tema di Puccini, Amore vincitore, l’artista ha ideato una sorta di seguito per La Bohème: l’amore, attraverso l’arte, trionfa sulla morte. Allineato al secolo in cui Puccini visse, il racconto del sequel è strutturato come un film muto e rappresentato sotto forma di una serie interminabile di diorami, divisi in 21 scene, ovvero dei veri e propri fotogrammi cinematografici che accompagnano lo spettatore in questo viaggio nel mondo pucciniano, guidato dalla musica del maestro che pervade l’ambiente.
L’installazione Il Soffio Della Vita sarà presentata nei principali luoghi legati a Puccini, in particolare dal 29 giugno all’8 luglio presso l’Associazione Lucchesi del mondo; dall’8 luglio al 31 agosto a Torre del Lago e Viareggio presso l’auditorium Gran Teatro all’aperto; dall’1 al 30 settembre al Conservatorio di Milano; dall’1 al 31 ottobre al Museo degli Strumenti di Roma.
Il programma preciso sarà disponibile sul sito web del Comitato.
La realizzazione dell’installazione d’arte è resa possibile anche dal supporto dello Studio Legale Roullet & Associés, Avv. F. Roullet; Weadu SA; F.G.P Capital SA.
Biografia di Caroline Lépinay
Svizzera-franco-canadese, Caroline Lépinay è nata da madre franco-italiana e padre francese. Formata nelle arti visive con il metodo Martenot-Montessori, Caroline ha conseguito una laurea in scienze politiche e una specializzazione in strategia e gestione delle crisi. Oltre alla pratica artistica, è diventata consulente di leader politici e industriali in Francia, Canada ed Emirati Arabi Uniti. Ha collaborato come artista e direttrice artistica, discografica e cinematografica con il gruppo La belle équipe per la produzione di Harry Williams a Parigi.
Nel 2009 a Montréal ha allestito la mostra intitolata Violino ed erranza, il cui pezzo forte, Il violino silenzioso, è oggi di proprietà del collezionista, filantropo e mecenate d’opera di Montréal, M. Davis B. Sela.
Nel 2019, in occasione della 58a Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, ha curato la mostra Love is blind/Blind for love che rappresentava contemporaneamente un culmine della sua ricerca, una rinnovazione e un’esordio. Questa mostra è stata descritta dai media come “unica, diversa e commovente” ed è stata prorogata per diversi mesi per soddisfare la richiesta del pubblico. Lo stesso anno, l’artista ha allestito una mostra fotografica chiamata It takes two to tango in collaborazione con la fotografa Ludovica Paloma. All’inizio del 2020 è stata invitata al museo Santa Maria della Scala di Siena per la mostra Love is blind/Blind for love che è stata prorogata fino alla fine dell’anno.
Nel 2021 l’artista ha perso il padre e, per rappresentare questa esperienza di vita, si è ispirata all’opera melodrammatica La Bohème, che narra una storia d’amore travagliata da un destino inesorabile, quello di una malattia mortale. Guardando il film-opera de La Bohème, al momento della morte poetica di Mimì e del dolore espressivo di Rodolfo, all’artista è venuto in mente che, nella vita reale, Rodolfo – l’artista – non sarebbe potuto rimanere lo stesso. La perdita di una persona cara sconvolge tutti i nostri punti di riferimento e la prova del vuoto ci fa desiderare una sola cosa: “riportarla in vita”. Da qui è nata l’idea di un sequel de La Bohème.
2024-06-26 10:56:00