Sette secoli di arte attraverso lo sguardo di grandi artiste di tutto il mondo: un viaggio attraverso le opere, dagli inizi del Novecento a oggi, capaci di far conoscere e apprezzare il percorso spesso difficile e sottostimato delle donne nell’arte mondiale.
Questa è Pittoresse, la nuova mostra interamente dedicata alle artiste donne, che sarà ospitata nella sala Peregrinatio, in piazza Ospitalieri, dal 29 giugno al 28 ottobre. L’esposizione, curata da Bruno Ialuna, è stata realizzata in collaborazione con la cooperativa Mare Laboratorio di innovazione sociale, con il sostegno del Sistema museale territoriale della Provincia di Lucca, e verrà inaugurata venerdì (28 giugno) alle 19. A luglio sarà aperta tutti i giorni dalle 19 alle 22, l’ingresso costa 5 euro, ingresso gratuito per gli under 18.
La nuova mostra che si tiene ad Altopascio, che arricchisce di colori quello che è ormai un centro per l’arte nella cittadina del Tau, è stata presentata questa mattina dalla sindaca Sara D’Ambrosio, dall’assessore alla cultura Alessio Minicozzi, dal presidente del Sistema museale territoriale della provincia di Lucca, Alessandro Colombini, dalla presidente della Fondazione Paolo Cresci di Lucca, Ave Marchi e dal curatore Bruno Ialuna.
“Arte sotto una lente nuova, arte che riesce a parlare a tutti: questa è la nostra missione ogni volta che accogliamo una nuova mostra in Sala Peregrinatio – commenta D’Ambrosio -. Con Pittoresse ci riusciamo ancora una volta, dopo il successo ottenuto con la mostra Banksy or not Banksy dello scorso anno. Non è solo un viaggio attraverso sette secoli di arte, ma è anche un omaggio al talento e alla determinazione delle donne artiste di tutto il mondo. In un contesto in cui il ruolo delle donne nell’arte è stato spesso sottovalutato e poco considerato, questa esposizione rappresenta invece un’opportunità per valorizzare, conoscere e celebrare il loro contributo essenziale. La nostra città si conferma così come un polo culturale di riferimento, capace di attirare cittadini, turisti, curiosi e appassionati d’arte, rafforzando il nostro impegno a promuovere la cultura e la bellezza”.
“Con Pittoresse desideriamo offrire al nostro territorio una mostra di alta qualità, che mette in risalto il percorso spesso arduo e sottovalutato delle donne nell’arte mondiale – afferma l’assessore alla cultura Alessio Minicozzi -. Questa esposizione è parte del Luglio Altopascese, il ricco calendario che propone ad Altopascio eventi per tutti i gusti e tutte le età. Siamo orgogliosi di poter presentare al pubblico il lavoro di venti straordinarie artiste contemporanee e speriamo che questa iniziativa possa ispirare e sensibilizzare sulla necessità di riconoscere e valorizzare il ruolo delle donne in ogni ambito artistico e culturale”.
“Il Comune di Altopascio in questi ultimi anni ha lavorato molto bene ritagliandosi uno spazio significativo nell’ambito delle mostre dell’arte contemporanea – prosegue Colombini -. Come Sistema Museale siamo veramente lieti di poter contribuire alla realizzazione di mostre di eccellenza. I musei aderenti alla rete museale del nostro territorio provinciale stanno crescendo in modo rapido in termini di capacità di offerta culturale e artistica: questo ci conferma che lavorare in sinergia sta portando ottimi risultati e ci incoraggia a proseguire su questa strada anche per il futuro”.
La mostra
Il percorso espositivo si apre con una serie di ritratti di grandi artiste dei secoli passati, a partire da Antonia Doni, la prima ‘pittoressa’ della storia, per arrivare alle artiste dell’Impressionismo fino a Frida Kahlo. Le illustrazioni sono opera dell’illustratrice Sara Liguori. A seguire, i lavori di Emma Ciardi, Carla Accardi e Maria Lai che, nonostante i riconoscimenti internazionali e le numerose partecipazioni alla Biennale di Venezia, non hanno ricevuto per troppo tempo il riconoscimento che avrebbero meritato.
Alla mostra trovano spazio e centralità artiste da tutti i continenti, grazie al coraggio e al talento di alcune delle principali artiste contemporanee. Marina Abramovic e l’icona del movimento anarco-punk-femminista Gee Vaucher rappresentano l’arte contemporanea europea insieme ad artiste italiane come Lediesis, Nian e, soprattutto, Ale Senso e Alice Pasquini, le due street artist menzionate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso al Quirinale dell’8 marzo scorso. Dal’Oceania arriva Kathleen Petyarre, la più famosa delle artiste aborigene, presente in importanti musei come il Metropolitan di New York e la Royal Collection di Londra. Margaret Mayo, con un’opera realizzata con materiali raccolti nelle discariche, ricorda le condizioni difficili in cui lavorano gli artisti e le artiste africane. L’iraniana Sundus Abdul Hadi e la palestinese Nidaa Badwan, attraverso un percorso artistico che le ha portate a rischiare la propria vita, rivendicano i diritti delle donne e denunciano le difficili e inumane condizioni di vita in cui gli estremismi e il potere maschile sottomettono le donne.
Lady Pink e Swoon rappresentano due differenti sfaccettature dell’arte americana contemporanea: la prima è la regina indiscussa dell’Arte Urbana mondiale, mentre la seconda è una star internazionale fin da quando il movimento è esploso all’inizio del Duemila. La sua irruzione alla Biennale veneziana del 2009, con la processione notturna non autorizzata di barche sul Canal Grande, è entrata nella storia del festival.
Queste le venti artiste che saranno protagoniste dell’esposizione: Marina Abramovic, Sundus Abdul Hadi, Carla Accardi, Laurie Anderson, Nidaa Badwan, Letizia Battaglia, Emma Ciardi, Lucy Jochamowitz, Lady Pink, Maria Lai, Laika, Lediesis, Margaret Majo, Nian, Alice Pasquini, Jenny Perez, Kathleen Petyarre, Ale Senso, Swoon e Gee Vaucher.
2024-06-26 14:01:35