Press ESC to close

Puccini trionfa sugli spalti delle Mura: il concerto diretto da Muti incanta Lucca e il mondo

E lucevan le stelle. É proprio appropriato dire, parafrasando una delle arie più commoventi del maestro, che il concerto diretto questa sera (28 giugno) dal maestro Riccardo Muti sugli spalti delle Mura, all’ex Campo Balilla, ha fatto risplendere nella sua città natale le opere di Giacomo Puccini.

L’evento clou del calendario per le celebrazioni del centenario pucciniano, organizzato dal comitato nazionale presieduto da Alberto Veronesi, è stato un evento memorabile. Non solo perché è andato in mondovisione, grazie alle telecamere di Rai3, ma perché ha tributato un vero e proprio monumento all’opera del compositore lucchese grazie al virtuosismo dell’Orchestra Cherubini.

Da Madama Butterfly che è stata protagonista all’esordio con l’aria Un bel dì vedremo a Recondita armonia da Tosca fino Che gelida manina dalla Bohème, da Vissi d’arte tratta da Tosca a Ch’ella mi creda da Fanciulla del West. Il concerto, tra applausi scroscianti, è proseguito con O soave fanciulla, tratta da La Bohème. A questo punto il maestro Muti ha elogiato Puccini: “Puccini – ha detto il direttore d’orchestra – è un grande orchestratore. Puccini chiede che sia il metronomo del cuore a comandare. Il metronomo del cuore non è lo sbracamento che si fa usualmente, perché altrimenti si farebbe del male ad una colonna della musica. La verità di Puccini è dietro le note. Noi siamo in buca a tirare da una parte all’altra le note, inseguendo un languore superficiale. Io spero che in futuro la potenza melodica di Puccini sia colta. Il maestro era molto severo: bisogna trovare il rispetto delle partiture scritte, sempre pensando all’insegnamento del maestro. Puccini era un uomo che amava la vita in tutte le sue espressioni. Se non avesse amato la vita, non avrebbe scritto le opere che ha scritto. Quando ho diretto il preludio sinfonico, quando ho alzato gli occhi ho avuto paura: dobbiamo fare in modo che l’opera italiana, non solo Puccini ma anche Catalani, immenso musicista, siano valorizzati. Questa favolosa città ha dato i natali non solo a Puccini e a Catalani ma anche a Boccherini, uno dei pilastri della musica“.

Dopo l’elogio a Lucca città della Musica, Muti ha continuato a dirigere il concerto. È stata eseguita, da Suor Angelica, l’aria Senza mamma. Un vero e proprio climax del concerto si toccano con E lucevan le stelle, tratto da Tosca.Un’esecuzione impeccabile che ha riscosso uno scroscio di applausi dal pubblico. Il concerto pucciniano ha riservato ancora un altro climax con Tu che di gel sei cinta, la struggente aria che interpreta Liu nell’opera Turandot. Dopo l’Intermezzo di Manon Lescaut il maestro Muti ha poi parlato dell’Orchestra Cherubini: “Quello che ho imparato al liceo classico Vittorio Emanuele di Napoli che ho frequentato, ciò che ho imparato dai miei insegnati e dalle orchestre è che voglio trasmettere loro un atteggiamento etico e morale dello stare in un’orchestra”.

A questo punto è stato il momento del gran finale che ha decretato il successo di un evento unico, con una vera e propria standing ovations.

L’intera storia artistica del maestro è stata, insomma, visitata e reinterpretata nel concerto Puccini secondo Muti, di fronte ad una folla di oltre 6mila spettatori che hanno partecipato, nell’area del maxi concerto, all’evento organizzato in collaborazione tra il ministero della cultura, il Comune di Lucca e il Lucca Summer Festival che ha offerto uno scenario esclusivo all’evento di rilevanza mondiale.

Gli artisti di prim’ordine che hanno interpretato le più belle arie di Puccini: i soprani Eleonora Buratto, Lidia Fridman, Mariangela Sicilia e i tenori Luciano Ganci, Dmitry Korchak e Francesco Meli.

hoffman al concerto pucciniano

Tra i spettatori VIP anche gli attori Dustin Hoffman e Soufia Boutella con il regista Peter Greenaway che in questi giorni sono in città per girare alcune scene del film in città.

In platea non potevano mancare le autorità locali, a partire dal sindaco Mario Pardini fino al prefetto Giusi Scaduto, seduta nelle prime file accanto al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

(notizia in aggiornamento)

2024-06-28 23:15:00