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Acque, dal Pnrr 32 milioni di euro per migliorare l’efficienza delle infrastrutture idriche

Il progetto intitolato Digital4zero di Acque spa ha ricevuto finanziamenti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per migliorare la sicurezza delle infrastrutture idriche in Toscana. Le iniziative saranno rivolte principalmente alla maggior digitalizzazione dei sistemi di fornitura dell’acqua e all’ottimizzazione del servizio, attraverso l’aumento della distretto di rete, la riduzione delle perdite e la mitigazione dell’impatto ambientale ed energetico.

Acque riceverà 32,6 milioni dal Pnrr per un totale di 41 milioni di euro di investimento..

Il progetto

Come funziona Digital4zero? Inizia con l’identificazione di un’area critica ad alta priorità di intervento. Questo processo ha già portato all’identificazione di 28 comuni, selezionati come aree prioritarie per le perdite d’acqua e altamente critici in termini di disponibilità delle risorse. Ad esempio, Capannori e Montecatini Terme. Gli interventi copriranno oltre 3.700 chilometri di reti idriche (circa il 60% del totale di oltre 6.000 gestiti da Acque in tutto il Basso Valdarno), servendo oltre 220.000 utenze private e fornendo 47 milioni di metri cubi d’acqua all’anno. La rete include anche 230 pozzi, 128 sorgenti, 13 prese da fiumi e laghi, 77 impianti di potabilizzazione, 215 stazioni di sollevamento e 270 serbatoi.

Le azioni

Le azioni principali comprese nel progetto sono tre, da attuare entro marzo 2026. La prima riguarda la digitalizzazione delle reti, iniziata anni fa da Acque, che con Digital4zero farà un ulteriore passo avanti. Tramite l’installazione di sistemi per il controllo della pressione, sensori per il monitoraggio delle reti idriche, dispositivi per il telecontrollo e contatori intelligenti, saranno raccolti enormi quantità di dati. Ciò permetterà di avere una visione dettagliata e in tempo reale delle condizioni delle condutture, dei guasti, ecc., e una panoramica generale dell’intero sistema idrico.

Un’altra attività fondamentale sarà la ricerca e riparazione di perdite, grazie all’uso di tecniche innovative, quali strumenti avanzati per la prelocalizzazione o sistemi aerei per l’individuazione dei guasti, a cui seguirà la sostituzione delle condutture maggiormente a rischio di rottura.

Infine, la distrettualizzazione delle reti in aree omogenee passerà da 1.100 a 2.600 km. “Questa divisione delle reti idriche locali in ‘porzioni’ – spiega il presidente delle Acque, Simone Millozzi – è fondamentale perché ci consente di individuare le zone con la maggiore concentrazione di perdite d’acqua, di monitorare l’andamento nel tempo, e di misurare i risultati degli interventi di manutenzione. Avremo un ulteriore strumento per proteggere la risorsa idrica”.

I vantaggi

“Digital4zero – sottolinea l’amministratore delegato di Acque, Fabio Trolese – porterà significativi benefici per il servizio idrico agli utenti, ma anche in termini di uso più efficiente delle risorse e sostenibilità ambientale. L’ottimizzazione del sistema distributivo consentirà di prelevare un volume minore d’acqua dai bacini idrici territoriali”.

Anche la quantità di risorsa recuperata come effetto delle perdite evitate, stimata in diversi milioni di metri cubi entro il 2025, sarà rilevante. Ci saranno anche benefici indiretti, come la riduzione delle perdite private: grazie all’installazione di oltre 100.000 nuovi contatori con telelettura, sarà possibile segnalare all’utente un consumo anomalo (tipicamente causato da una perdita nascosta) tempestivamente, sollecitando un intervento e riducendo drasticamente il volume di acqua dispersa.

Infine, Digital4zero contribuirà a ridurre il consumo energetico, muovendosi in linea con il Green Deal europeo per contrastare i cambiamenti climatici. Dal punto di vista della resilienza, un migliore controllo e capacità previsionali permetteranno di anticipare i problemi o ripristinare il servizio in modo più rapido ed efficace in caso di guasti.

Il Pnrr

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è il programma di riforme e investimenti con cui il governo italiano intende gestire i fondi europei del programma Next Generation Eu per la ripresa economica e sociale dei paesi europei. Sono 83 i milioni di euro recentemente finanziati dal Pnrr in Toscana, che si aggiungono agli 87 già assegnati, per un totale di 170 milioni. Prima dei 32,6 milioni attuali, Acque aveva già ricevuto finanziamenti dal Pnrr per un valore totale di oltre 15 milioni di euro, per quattro progetti separati: l’interconnessione tra le centrali idriche di Roglio e La Rosa per superare le criticità in Alta Valdera (coinvolti i comuni di Terricciola, Peccioli, Capannoli e Palaia); la realizzazione di due interventi della Montagnola Senese, un progetto che prevede opere di scavo, condotte, centrali e serbatoi in Valdelsa (San Gimignano, Montaione, Gambassi Terme e Certaldo); infine la riorganizzazione del sistema fognario e depurativo nel capoluogo di Pisa. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.acque.net/piano-nazionale-di-ripresa-e-resilienza.

2024-07-03 11:16:53