Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha dato ragione alla Provincia di Lucca, consentendole di iniziare i lavori per la realizzazione del nuovo padiglione del Liceo Scientifico “Vallisneri” di Lucca, bloccati a causa del ricorso presentato dalla ditta a cui era stata revocata la provvisoria assegnazione del progetto: la Begen Infrastrutture srl.
Quindi, si risolve uno snodo amministrativo che permetterà all’ente di Palazzo Ducale di avviare il cantiere nell’area vicino ai campi sportivi scoperti del complesso in via delle Rose a Sant’Anna. Grazie al progetto da 9,2 milioni di euro proposto dalla Provincia, in quest’area di pertinenza del Vallisneri sorgerà il nuovo padiglione ad alta efficienza energetica. La vecchia ala, costruita negli anni ’60 del secolo scorso, sarà demolita una volta terminato il nuovo edificio scolastico.
Per quanto riguarda la sentenza del Tar, che ha respinto il ricorso della ditta Begen, va notato che quest’ultima aveva contestato la decisione di revocare l’assegnazione provvisoria del 29 febbraio scorso poiché “esclusa dalla gara in questione – si legge nella sentenza – a seguito dell’esame di anomalia facoltativa condotto dal Rup (responsabile unico del procedimento) che ha rilevato l’inaffidabilità dell’offerta dopo aver calcolato l’effettivo e maggiore costo delle migliorie e aver constatato che non erano stati presi in considerazione i costi di varie voci ulteriori e che le spese generali non erano adeguate”.
Inoltre, va menzionato che il Rup, lo scorso 7 giugno, ha confermato l’esclusione della suddetta ditta con una specifica disposizione per l’anomalia dell’offerta, come ulteriormente supportato dagli esiti della nuova indagine. Tra le varie motivazioni fornite dal Tar che hanno portato al respingimento del ricorso, quella in cui si spiega che “l’offerta considerata globalmente è risultata, sulla base di un giudizio generale e sintetico, accuratamente e rigorosamente condotto dal Rup sulle singole componenti dell’offerta, anormalmente bassa e di conseguenza inaffidabile e inaccettabile nel suo insieme…”
I lavori saranno quindi eseguiti dal Raggruppamento di Imprese che include l’impresa edile Cappelli Bernardo srl (Borgo a Mozzano -LU); ditta Del Debbio Spa (Lucca); Baldassari Impianti srl (Porcari – Lu); Diversi Impianti srl (Barga – Lu); Holz Albertani spa ( Berzo Demo – Brescia).
Il presidente dell’amministrazione provinciale Luca Menesini esprime soddisfazione: “Volevamo aprire il cantiere a giugno – spiega – ma questo ricorso ha impedito l’avvio dei lavori che ora potremo iniziare nelle prossime settimane. Superato anche questo problema, cercheremo di recuperare il tempo perduto per costruire un edificio moderno, funzionale e prospettico per le soluzioni progettuali proposte. Il Vallisneri, insieme al Fermi, è tra le scuole più popolose del territorio con oltre 1400 studenti e ha bisogno di un miglioramento degli edifici per fornire i servizi a tutti questi studenti e oltre 120 insegnanti. La Provincia continua a impegnare importanti risorse sulle scuole del territorio. Investire nell’edilizia scolastica e nell’istruzione significa investire nel futuro”. Dettagli sui lavori.
Il nuovo edificio verrà costruito nell’area attualmente utilizzata come parcheggio, ex campo da softball e ex spogliatoi. Pertanto, i lavori non richiederanno l’uso di moduli prefabbricati o sedi alternative: la demolizione dell’attuale padiglione a forma di “H” avverrà solo quando sarà pronto il nuovo complesso ad alta efficienza energetica. In questo modo, la didattica nel vecchio edificio sarà tutelata, riducendo al minimo i disagi per studenti e insegnanti durante il periodo di costruzione.
ll nuovo padiglione principale del Vallisneri – strutturato a forma di “L” – avrà una struttura portante antisismica in legno costruita con tecnologia “platform frame”. Questa scelta tecnica garantisce una realizzazione più rapida, sia della struttura che dell’impiantistica interna, limitando i tempi del cantiere e riducendo l’impatto (polveri, rumori, traffico) in un’area densamente popolata.
L’edificio si svilupperà su tre piani fuori terra (piano terra, primo e secondo), con un’altezza totale inferiore rispetto all’edificio esistente. La disposizione degli interni è stata studiata secondo i principi ottimali del funzionamento scolastico e si prefigge un uso razionale delle risorse. Ciò ha consentito di mantenere una superficie costruita simile a quella dell’edificio da demolire, ma con un numero superiore di aule, dimensionate secondo la nuova normativa e quindi più ampie rispetto alle precedenti. Al piano terra saranno collocati gli spazi della segreteria, gli uffici, la presidenza, le aule dei docenti e dei bidelli, con accessi e servizi distinti rispetto agli ambienti dedicati alla didattica. Allo stesso piano troveranno posto la biblioteca e 8 delle 44 aule totali.
Al contrario, ai piani superiori ci saranno 36 aule, 18 per piano, con i relativi servizi igienici, totalizzando circa 5000 mq. Le aule saranno dotate di due finestre in alluminio ciascuna, che potranno essere aperte sia per la ventilazione parziale che per quella totale. All’esterno, saranno protette dal surriscaldamento e dall’abbagliamento da un parasole orizzontale in alluminio scorrevole su guide fisse. Il tetto a padiglione avrà un’ampia gronda, per proteggere le facciate dalle intemperie, e sarà coperto con pannelli metallici. Inoltre, verranno installati circa 220 mq di pannelli fotovoltaici per una potenza di picco di 40,92 kW. Gli impianti sportivi esterni e la grande palestra (già ristrutturati dalla Provincia in anni recenti) resteranno dove si trovano attualmente. La nuova palestra piccola per l’arrampicata sarà costruita al posto dell’attuale casa del custode e dell’ingresso della scuola. Una volta demolito, il padiglione “H” libererà ampi spazi per nuovi impianti sportivi e nuovi servizi per docenti e studenti.
La consegna dell’edificio è prevista per ottobre 2025.
2024-07-16 12:14:10