Tra luglio e settembre 2024, le aziende nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa avranno necessità di più di 20.000 lavoratori, tuttavia a luglio richiederanno solamente 8.600 lavoratori. Nonostante le previsioni indichino una diminuzione rilevante rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente (-17% per il trimestre luglio-settembre e -20% per luglio), questi numeri rispecchiano sostanzialmente la tendenza nazionale.
In tutti i tre settori, la richiesta di lavoro cresce nell’industria manifatturiera e nelle utilities pubbliche, mentre decresce nel settore edile, presumibilmente a causa della riduzione degli incentivi fiscali in tale settore. Si osserva la medesima tendenza nei servizi, con una previsione svantaggiosa in particolare nei settori del commercio e del turismo. Quest’ultima è aggravata rispetto alla media nazionale, probabilmente a causa del confronto con il 2023, un anno particolarmente favorevole per la richiesta di lavoro.
Il quadro viene completato dalla ben notata difficoltà nel reperire manodopera, un problema che interessa più di un’assunzione su due ed è più severo rispetto alla situazione nazionale. Queste sono le principali conclusioni dei dati raccolti nel periodo luglio-settembre 2024 da un campione di oltre 2.200 aziende con dipendenti nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. I dati derivano dal Sistema Informativo Excelsior, un’indagine realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e sono stati esaminati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche – ISR.
“Questi dati, dichiara il Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini, svelano una situazione non esaltante, principalmente nei settori del commercio e del turismo, che sono vitali per il nostro territorio. Comunque, il fatto che le tendenze siano in linea con quelle nazionali suggerisce che i fattori negativi potrebbero essere più ampi e non solo locali. Inoltre, il confronto con il 2023 ci ha penalizzato, in quanto in quell’anno abbiamo registrato una richiesta di lavoro eccezionalmente alta, mentre nel 2024 siamo tornati ai già elevati livelli del 2022. Suppongo che un inizio di stagione climaticamente sfavorevole e una minore disponibilità finanziaria delle famiglie abbiano influenzato le previsioni. Tuttavia, l’andamento positivo di alcuni dati, come il traffico aereo, potrebbe favorire un ripristino della richiesta di lavoro nel settore, specie se la stagione si protrae in autunno con condizioni climatiche più ottimali.”
Nella provincia di Lucca, la richiesta di lavoro per il trimestre luglio-settembre 2024 prevede 8.530 posti, che corrisponde a una riduzione del 22% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il settore industriale rimane stabile, mentre il settore dei servizi sperimenta una diminuzione significativa (-29%). Le opportunità di lavoro accrescono nel settore manifatturiero e delle utility pubbliche (+7%), mentre diminuiscono nelle costruzioni (-12%).
Il 36% delle offerte di lavoro nella provincia di Lucca è indirizzato a giovani fino a 29 anni, mentre il 33% è destinato a candidati tra i 30 e i 44 anni e il 7% a lavoratori tra i 45 e i 54 anni. Nel 24% dei casi, l’età non è un parametro decisivo per l’assunzione.
Tra luglio e settembre, le imprese della provincia di Massa-Carrara prevedono di assumere 3.500 persone, che rappresenta una contrazione del 17% in confronto allo stesso trimestre del 2023. Il settore dei servizi registra una forte riduzione della richiesta di lavoro (-27%), soprattutto a causa della notevole flessione della richiesta di personale nel commercio (-33%) e nel turismo. Durante il periodo centrale della stagione estiva, quest’ultimo settore prevede solo 690 assunzioni nel trimestre, quasi la metà rispetto al 2023 (-47%), ma in linea con i positivi numeri del 2022.
Le imprese della provincia di Pisa prevedono oltre 8.200 assunzioni tra luglio e settembre, con una decrescita dell’11% rispetto allo stesso trimestre del 2023. La contrazione della richiesta di lavoro nell’industria è limitata (-6%), con il settore manifatturiero e delle utility pubbliche che annotano una lieve crescita (+3%), mentre la richiesta nel settore dell’edilizia cala del 23%. Nel settore dei servizi, il calo è ancora più netto (-14%), con una decrescita delle assunzioni in tutti i settori eccetto i servizi alle persone, che crescono del 26%.
Per una panoramica completa con grafici e tabelle per ciascuna delle tre province, si prega di consultare il sito www.isr-ms.it.
2024-07-20 02:06:53