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Tunisino ucciso a Palermo, presunto assassino catturato a Lucca

Gli ufficiali del Dipartimento di Investigazioni di Palermo, in collaborazione con i loro omologhi di Lucca, hanno catturato un uomo somalo di 28 anni, sospettato di omicidio aggravato dall’utilizzo di un’arma contro un individuo tunisino. L’arresto è stato autorizzato dal Procuratore di Palermo. L’inchiesta è stata condotta a seguito di un incidente avvenuto a Palermo il 4 luglio scorso, quando, al culmine di una violenta discussione vicino al numero 40 di via Maqueda, presumibilmente riguardante debiti legati al trasporto di droga, il sospettato aveva colpito alla testa il tunisino con un pugno di ferro, che cadendo si era gravemente ferito alla testa. La vittima è stata soccorsa immediatamente dal personale medico del 118 e trasportata d’urgenza all’Ospedale “Policlinico” di Palermo, dove è entrato in terapia intensiva in condizioni critiche a causa di un’ampia emorragia cerebrale provocata dall’assalto, morendo il 16 luglio a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute. Le indagini condotte dagli ufficiali del Dipartimento di Investigazioni hanno portato all’identificazione del presunto aggressore, che nel frattempo era scappato. Il somalo, pochi giorni dopo l’addestramento, avrebbe trovato rifugio in Agrigento. In seguito, il 14 luglio, la sua posizione è stata localizzata a Roma nei pressi della stazione ferroviaria “Tiburtina”. Gli agenti, pensando che il giovane potesse viaggiare su un autobus che solitamente fa servizio tra Italia e Francia, con una fermata intermedia a Lucca, hanno organizzato un controllo. E infatti, il sospettato è stato rintracciato in quella città, a bordo di un autobus con destinazione Grenoble. Il giovane è stato quindi arrestato e condotto al Carcere di Lucca, che ha emesso un mandato di detenzione preventiva in carcere per omicidio preterintenzionale.

2024-07-23 22:31:23