Due chiamate ricevute direttamente da Labronia, in quel luogo dove risiedono i veri abitanti di roccia, quelli che non esitano a dire in faccia se qualcosa non va, impiegando meno di un secondo per farlo. Entrambe le conversazioni ci chiedono dove si trova e come si mangia alla pizzeria-ristorante Du’ Palle. Restiamo perplessi, giocando a tennis da anni al circolo dell’amico e maestro Michelangelo Troysi, adiacente al ristorante, che vediamo spesso pieno di persone a pranzo quando scendiamo, per così dire, in campo. Spieghiamo ai labronici che nella nostra rubrica dedicata all’enogastronomia non abbiamo ancora recensito questo posto, semplicemente perché non ci avevamo pensato, ma siamo incuriositi da queste storie dei livornesi, così spesso bruschi ma raramente gentili come i loro cugini lucchesi, che sono disposti a spostarsi per uno dei loro tradizionali pasti abbondanti.
Effettuiamo una chiamata al ristorante tramite il nostro istruttore di tennis, con cui abbiamo condiviso gli anni terribili del Covid. Prenotiamo un tavolo per il sabato sera, il giorno peggiore per qualsiasi attività ristorativa, ma anche il più affascinante e quello che ci dà l’opportunità di capire come funziona tutto davvero.
La serata è relativamente fresca, fortunatamente non ci sono zanzare nonostante la vicinanza al Serchio. I tavoli sono tutti all’aperto, la gente è tanta, sembra di essere alla Versiliana poche ore prima con il generale Vannacci. Quasi pieno. I camerieri corrono da una parte all’altra, volano qualche imprecazione, il savoir-faire è un po’ come il savoir-dire, quasi completamente assente, ma c’è una grande voglia di impegnarsi e anche una certa simpatia. Qui si pedalano persone, non si pettinano le bambole e non c’è nessuna crociera.
L’atmosfera è viva, tutto molto, molto semplice, proprio come abbiamo riscontrato anche altrove, e capiamo perché a Labronia si dica giustamente che qui ci si sente bene. L’uomo al timone di questa nave che naviga nell’oceano delle fame pantagrueliche è Davide Ragazzo, più noto come Fantastic, di Orentano, terra di benito e bistecca, e gestisce Du’ Palle da ben 14 anni. Una vera eternità.
È simpatico, arguto, disponibile, comprensivo, tollerante. Ci ha tutte in sé, ma soprattutto ha una capacità soprannaturale di riuscire ad essere ovunque e ad ogni tavolo. Siamo fortunati, se vogliamo essere serviti il più presto possibile o il meno tardi possibile, è meglio affidarci a lui e quindi accettiamo un piatto di polpette con tordelli al ragù e altrettanti tegami di carbonara da spettacolo. Che sia per il tegame, il sugo, il guanciale o la consistenza complessiva, qui si mangia e si gode con tutti i sentimenti.
Ma bisogna essere chiari: questo posto non è adatto a chi ha il naso all’insù o persino sotto qualche altra cosa. Qui siamo al centro di quella community che, una volta, quando il mondo non girava al contrario, era più o meno grazie a quelli che vivevano, crescevano e, forse, erano nati per strada. I tempi erano duri, ma molto più selettivi e onesti rispetto ad oggi.
I tordelli sono ottimi, non c’è da dire altro, certo, più di così non se ne possono mangiare, ma almeno fino a 15 se ne possono mangiare e sono davvero buoni. Ma il primo piatto, quello top, è la pasta alla carbonara cotta nel tegame. Una meraviglia. Un ritorno alle origini, quando gli chef stellati non esistevano ancora, neanche le trasmissioni televisive che non servono a nulla, e il cibo era qualcosa di molto, molto più di base e nutriente di adesso. Girare la forchetta e raccogliere gli spaghetti numero 5 che si immergono e rotolano nell’uovo e nel guanciale con l’aggiunta di pecorino romano è un orgasmo per gli occhi e la gola. L’unico problema è che non abbiamo adottato alcun contraccettivo e quindi il rischio, quasi certo, è che ci si rimetta sopra.
Dopo un inizio così entusiasmante e promettente, tutto il resto è difficile da affrontare. A partire dalla supreme di pollo alla griglia con tanto di pomodorini e patate intere. Patate intere? Beh, una cosa incredibile: una patata lessa condita con una salsina che la rende rossastra e piccante q.b. Qui anche l’eventuale precauzione sarebbe andata a finire nel cesso, tanto è ripetuto il movimento di infilzare la forchetta e portare alla bocca “slice after slice”. La carne di manzo, qui, è molto presente, scottona nello specifico; infatti, chi arriva in questo ristorante sceglie la Fiorentina o la Tagliata.
Nessun vino, sebbene ci sia la casa Du’ Palle, ma scegliamo una classica birra Peroni ben fredda. Il resto viene servito con acqua naturale e gasata.
Si era quasi dimenticato che, nell’attesa, era stato portato un vassoio di focaccia e un altro con prosciutto crudo. Top e, inoltre, offerto da Fantastic che, probabilmente, sta cercando di aiutare a far passare il tempo, non solo a noi, ma a tutti i clienti.
Chiudiamo con una tazza d’orzo, ma non va bene e sarebbe buono, su questo punto, cercare di fare meglio.
Parlando liberamente, Davide Ragazzo è un ragazzo nel vero senso della parola grazie al suo spirito, simpatia, empatia, è davvero alla mano: Ci sono persone che si lamentano perché il servizio non è il top o perché vola qualche imprecazione o per l’attesa eccessiva o per dover chiedere più volte la stessa cosa. Tutto vero, ma scusate, altrove non si aspetta lo stesso? E qui, se mi permettete, si mangia molto bene e si paga molto meno che altrove, quindi, avanti, un po’ di pazienza. E gli ospiti devono avere molta pazienza se si considera che sia a pranzo sia, soprattutto in estate, a cena, è quasi sempre tutto esaurito. Senza dubbio la Guida Michelin qui non arriverà mai, ma a noi che importa? Siamo stufi di cucina gourmet, mentre abbiamo tanta, ma tanta nostalgia per la joie de vivre e un po’ di improvvisazione.
Al momento di saldare il conto rimaniamo basiti. O quasi. E non tanto per il prezzo in sé – anche per quello – ma, soprattutto, per il rapporto tra la qualità del cibo e, appunto, il costo. Assolutamente da ritornare, se non esistessero posti come questo, bisognerebbe inventarli.
Ristorante Du’ Palle
Servizio: halla carte senza coperti · Ideale per gli amanti dello sport · Offre menu per bambini
Indirizzo: via del Tiro a Segno 659 – Lucca
Fascia di prezzo: 10-20 euro
2024-08-25 20:08:59