Minaccia il vicino con un coltello e poi attacca i carabinieri: un 44enne è stato arrestato

Ieri sera a Capannori, i carabinieri della Stazione di Lammari e della sezione mobile della compagnia di Lucca, hanno arrestato un 44enne di origini srilankesi, disoccupato, residente nella frazione di Lammari, per reati legati alla resistenza a un ufficiale aggravata.

Intorno alle 21 sono intervenuti su indicazione della centrale operativa nel viale Europa di Capannori, in seguito a numerose segnalazioni riguardanti un individuo che stava minacciando un vicino di casa con un coltello. All’arrivo dei militari dell’Arma, l’uomo, successivamente identificato come il 44enne srilankese, si è barricato in casa e dopo alcuni minuti, in risposta alle continue sollecitazioni dei carabinieri, li ha raggiunto nell’atrio dell’edificio, dove in uno stato evidente di alterazione psicologica, ha estratto improvvisamente dalla cintura dei pantaloni quattro coltelli da cucina, con i quali li ha minacciati impugnandone due nella mano destra e due nella mano sinistra.

In tale situazione i militari dell’Arma gli hanno ordinato di lasciare i coltelli, tentando contemporaneamente senza successo di fermare l’uomo, che diventava sempre più pericoloso. Considerata la situazione e l’imprevedibilità dell’individuo, i militari sono stati costretti a utilizzare la pistola taser in dotazione, che ha colpito l’uomo immobilizzandolo temporaneamente, facendo cadere a terra i coltelli.

Tuttavia, il 44enne non si è arreso e mentre uno dei carabinieri si avvicinava per immobilizzarlo, ha estratto un paio di forbici dalla cintura dei pantaloni e l’ha brandita in modo minaccioso. È stato necessario un ulteriore uso del taser, che ha permesso l’arresto finale dell’uomo.

Dopo un breve passaggio al pronto soccorso dell’ospedale di Lucca, il 44enne è stato trasferito alla cella di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Lucca, dove è rimasto in stato di arresto in attesa dell’udienza di convalida prevista per la mattina seguente (17 settembre), durante la quale l’arresto è stato confermato dal giudice, che ha applicato anche la misura cautelare degli arresti domiciliari.