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Animali sfruttati, aumentati i fascicoli aperti a Lucca nel 2023 rispetto all’anno precedente

È stato presentato questa settimana il 25° rapporto Zoomafia di Lav, un documento che, con il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto, analizza lo sfruttamento criminale degli animali basandosi sui dati delle procure di tutta Italia.

Il Rapporto Zoomafia dipinge un’Italia che viviamo ogni giorno, ma di cui a volte non siamo in grado di comprendere appieno certi fenomeni.

“I traffici legati allo sfruttamento degli animali, come abbiamo denunciato per un quarto di secolo, sono una notevole fonte di guadagno per vari gruppi criminali che mostrano una straordinaria capacità di trarre profitto da qualsiasi trasformazione del territorio e di massimizzare i guadagni con rischi minimi – dichiara Ciro Troiano, criminologo, responsabile Osservatorio Zoomafia Lav. In Toscana, le indagini degli ultimi anni hanno confermato la presenza di diverse attività legate alla zoomafia, come combattimenti tra cani e traffico di cuccioli. Preoccupante anche la caccia di frodo, commessa ai danni di specie protette e compiuta con mezzi illegali, e la cattura e il traffico di uccelli vivi. In particolare, il tratto costiero toscano rientra tra i ‘punti critici’, aree dove il bracconaggio è comune. Ovviamente i dati che abbiamo analizzato sono relativi a tutti i reati contro gli animali, non solo quelli commessi da organizzazioni criminali. La maggior parte dei casi è commessa da singoli cittadini nella loro routine quotidiana, spesso a causa di un malsano rapporto con gli animali e da una cultura arretrata che non riconosce i loro diritti. Dobbiamo essere chiari – conclude Troiano – che qualsiasi forma di violenza contro gli animali è sempre grave, a prescindere da come si presenta e da chi la commette”.

Combattimenti tra animali, corse clandestine di cavalli, traffico di cuccioli, truffe nel settore ippico, business illegale dei canili, contrabbando di fauna e bracconaggio organizzato, macellazioni clandestine e furto di bestiame, pesca di frodo e illegalità nel settore ittico, uso di animali a scopi intimidatori o per spaccio di droga, traffici di animali via internet e zoocriminalità minorile: questi sono gli argomenti analizzati nel Rapporto Zoomafia 2024 da Ciro Troiano, criminologo e responsabile Osservatorio Zoomafia Lav.

Il quadro che offriamo per la Toscana si basa sui dati ottenuti da un campione che rappresenta il 55% di tutte le procure della regione.

I dati raccolti riguardano il numero totale delle cause penali avviate nel 2023, sia note che contro ignoti, e il numero degli indagati per reati contro gli animali, come l’uccisione di animali (art. 544bis cp), maltrattamenti di animali (art. 544ter cp), spettacoli e manifestazioni proibite (art. 544quater cp), combattimenti e competizioni non autorizzate tra animali (art. 544quinquies cp), uccisione di animali altrui (art. 638 cp), abbandono e detenzione incompatibile (art. 727 cp), reati venatori (art. 30 L. 157/92) e traffico illecito di animali da compagnia (art. 4 L. 201/10).
 
 Per la Toscana abbiamo ricevuto risposte da 6 delle 11 procure (non abbiamo ricevuto risposte dalle procure di Grosseto, Massa, Pisa, Prato e Siena).
In particolare, questi sono i dati che ci sono stati forniti:
Arezzo: nel 2023 si sono registrati in totale 93 procedimenti con 18 indagati. Rispetto al 2022, i fascicoli sono diminuiti del -7,92%, passando da 101 a 93, mentre il numero degli indagati è diminuito del -40%, passando da 30 a 18.
Firenze: nel 2023 si sono registrati in totale 88 procedimenti con 46 indagati. Rispetto al 2022, i fascicoli sono diminuiti del -12%, passando da 100 a 88, e gli indagati del -20,69%, passando da 58 a 46.
Livorno: nel 2023 si sono registrati in totale 50 procedimenti con 26 indagati. Rispetto al 2022, i fascicoli sono diminuiti del -12,28%, passando da 57 a 50, e gli indagati del -21,21%, passando da 33 a 26.
Lucca: nel 2023 si sono registrati in totale 69 procedimenti con 37 indagati. Rispetto al 2022, i fascicoli sono aumentati dell’1,47%, passando da 68 a 69, e gli indagati del 10,81%, passando da 37 a 41.
Pistoia: nel 2023 si sono registrati in totale 22 procedimenti con 22 indagati. Rispetto al 2022, i fascicoli sono diminuiti del -21,43%, passando da 28 a 22, mentre il numero degli indagati è aumentato del 57,14%, passando da 14 a 22.
Per quanto riguarda la giustizia minorile alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Firenze, nel 2023 non sono stati registrati reati contro gli animali.

Confrontando i dati del 2023 provenienti da queste sei procure, che hanno fornito i dati negli ultimi due anni, rispetto al 2022, si registra una diminuzione del -9% delle cause penali per reati contro gli animali e una diminuzione del -11,04% del numero degli indagati.

Analizzando i dati ricevuti, possiamo affermare come dato preliminare che nel 2023 in Toscana sono stati registrati almeno 322 fascicoli (circa il 3,72% del totale nazionale), con un tasso di 8,60 procedimenti ogni 100.000 abitanti; e almeno 153 indagati (circa il 3,22% del totale nazionale), con un tasso di 4,09 indagati ogni 100.000 abitanti.

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“L’immagine che emerge dal nuovo Rapporto Zoomafia descrive una preoccupante e complessa diffusione di reati che lucrano sugli animali, contro i quali, in molti aspetti, le forze dell’ordine e le procure hanno a disposizione armi insufficienti – ha commentato Gianluca Felicetti, Presidente LAV – ci chiediamo perché sia fermo da oltre sei mesi alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati l’approvazione delle proposte di legge per inasprire le pene e rendere più efficaci le norme per perseguire i reati contro gli animali, approvazione necessaria anche in ossequio all’articolo 9 della Costituzione”.

2024-09-27 17:33:00