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Impianto di Salanetti, Caruso: “I costi ricadranno sulle bollette dei cittadini”

“Ho fatto parte dei primi a discutere dell’installazione di Salanetti nel febbraio 2023 durante un dibattito televisivo su Noi TV con l’ex assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro. I punti discussi riguardo l’impatto ambientale eccessivo di un’opera di cui Capannori non ha assolutamente bisogno sono ancora validi oggi”. Afferma così il consigliere comunale della Lega, Domenico Caruso.

“È strano che il comune di Capannori non abbia mai coinvolto il consiglio comunale nella questione Salanetti, dato la non conformità dell’impianto al regolamento urbanistico e al piano strutturale in vigore, che si troverebbe in un’area con alto rischio idrologico a causa di frequenti inondazioni. Questo emerge dalle comunicazioni che lo stesso comune di Capannori ha inviato alla Regione Toscana ed a cui ho richiesto l’accesso. Ringrazio il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Baldini, per aver contribuito a fare chiarezza sull’installazione di Salanetti con una questione alla quale l’assessore Monia Monni ha risposto dicendo che non sono previsti finanziamenti regionali, quindi la quota non coperta dal PNRR per oltre 10 milioni di euro, ricadrà inevitabilmente sulle bollette dei cittadini serviti da Reti Ambiente e quindi anche su quelli di Capannori”.

“È chiaro – spiega Caruso – che quello che è venuto fuori ora cambia la narrazione fatta nelle assemblee pubbliche dall’amministrazione comunale di Capannori, secondo cui l’impianto di riciclaggio dei pannolini sarebbe a costo zero per gli utenti e non avrebbe impatti sul territorio. Rimangono comunque dubbi sulle ragioni per cui il comune di Capannori si dichiara a favore del progetto da una parte, ma dall’altra evidenzi la non conformità con gli strumenti urbanistici nel corso del procedimento di autorizzazione in corso presso la Regione. Ho il forte sospetto che Capannori sia stata scelta per ospitare l’impianto a causa della sua abbondanza di acqua, attrattiva per molti. Ora è necessario che i cittadini sappiano chi voleva l’impianto: il Comune, Reti Ambiente o qualche sedicente guru dell’ambientalismo capace di esaltare le virtù taumaturgiche di Salanetti e di convincere i cittadini che è nel loro interesse la costruzione di un impianto di quel tipo, nonostante l’ASL abbia evidenziato la possibile esposizione a rischi di natura biologica e chimica per i lavoratori e per la popolazione in generale? Queste sono le domande a cui l’amministrazione comunale deve fornire risposte convincenti”.

2024-10-16 10:40:14