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Rimunicipalizzazione dell’acqua, Capannori approva la mozione: Fdi e Capannori Cambia si astengono

Esprimere contrarietà alla amministrazione delle risorse idriche da parte della Multiutility e alla sua quotazione in borsa, sottolinea la necessità, tenendo conto dei tempi necessari in un quadro in continua evoluzione, di arrivare alla creazione di un’azienda completamente in house per la gestione locale della risorsa idrica; impegnarsi per raggruppare le risorse idriche dell’area lucchese in un’unica società di gestione omogenea nel contesto del relativo sub ambito per migliorare l’efficienza del servizio e una gestione territoriale non centralizzata ma più vicina ai cittadini; ribadire la necessità del controllo pubblico in house delle risorse idriche nel contesto del quale, di concerto con Ait (Autorità idrica toscana), le strategie, la governance, la proprietà degli asset devono essere riconosciute come di competenza degli enti locali.

Sono queste le richieste principali al sindaco e alla giunta dalla mozione a sostegno del percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico presentata ieri (22 ottobre) nel consiglio comunale dal capogruppo della Lega Domenico Caruso (primo firmatario) e dal consigliere comunale di Capannori 2034, Gianni Campioni, con i voti favorevoli della maggioranza (Pd, Capannori 2034, Capannori Corre!, Alleanza Rosso Verde), della Lega e di Forza Italia e l’astensione di Fratelli d’Italia e di Capannori Cambia.

Considerando che il servizio idrico è di vitale importanza per i cittadini e a livello europeo è da sempre una questione prioritaria nel processo di efficienza e transizione ecologica delle nazioni membro, e che il Next generation Eu sollecita i vari Paesi a investire nella tutela del territorio e delle risorse idriche, attraverso diverse linee di investimento, la mossa conferma la volontà di ripubblicizzare Acque spa partendo dal presupposto che l’acqua è un bene comune di proprietà collettiva, essenziale per la vita delle persone e del pianeta e ricorda il referendum del 12 e 13 giugno 2011, in cui oltre 25 milioni di cittadini hanno votato SÌ, esprimendo una chiara volontà popolare di gestione pubblica dell’acqua, libera dalle logiche del profitto. Inoltre, il documento approvato dal consiglio comunale enfatizza che nel luglio 2021 il consiglio comunale di Capannori ha espresso un parere favorevole alla creazione di una nuova società completamente pubblica con l’obiettivo di acquisire le quote private attualmente in possesso di Acque Spa al fine di continuare il processo di ripubblicizzazione e gestione del servizio nella forma in house con l’obiettivo di avere ritorni per la comunità in termini di tariffe e/o maggiori investimenti.

“A seguito dell’iniziato processo di ripubblicizzazione, nel 2022 la società Alia spa ha incorporato diverse società, tra cui Publiservizi, come primo passo nella creazione della Multiutility attiva nei settori ambiente, ciclo idrico integrato ed energia. Publiservizi detiene il 19% delle quote di Acque spa, a seguito della fusione per incorporazione del socio pubblico Publiservizi in Alia, di conseguenza Acque Spa ha visto integrare nel suo capitale sociale la multiutility che ha come obiettivo statutario di essere quotata in borsa – viene spiegato nella mozione -. Di conseguenza, l’ingresso di Alia in Acque spa rende difficile, fino alla ridefinizione delle aree territoriali, la creazione effettiva di una società in house. L’accesso e la disponibilità dell’acqua devono essere garantiti a tutti i cittadini, dato che il diritto all’acqua è parte integrante dei diritti inviolabili e inalienabili dell’individuo. L’acqua non è una merce ma una risorsa pubblica limitata, destinata a soddisfare i bisogni primari, quindi è indispensabile una gestione pubblica partecipativa del ciclo integrato dell’acqua in grado di garantire un uso universale e solidale delle risorse come parte delle politiche generali di tutela e gestione del territorio attraverso tariffe accessibili a tutti gli utenti”

Il documento sottolinea infine che “nonostante Acque spa abbia avuto una gestione positiva negli ultimi anni, ora si apre una nuova fase, in cui la scelta della gestione pubblica dell’acqua potrà consentire di effettuare nuovi investimenti mirati ad estendere e modernizzare la rete idrica sul territorio comunale oltre a contenere i costi per gli utenti”.

I commenti

“L’acqua è un bene comune. Questa è la nostra convinzione e l’indicazione chiara dei cittadini emersa dal referendum del 2011 – afferma la capogruppo di Capannori Corre, Marianna Modestino -. Il servizio idrico è un servizio di interesse generale, privo di rilevanza economica. Ribadiamo che l’acqua è un diritto inalienabile di ogni essere vivente e a testimonianza di quanto questo sia un pilastro per il nostro Comune, è bene ricordare che la nostra amministrazione ha già avviato un percorso importante di riconoscimento dell’acqua come ‘bene comune’ inserendolo tra i beni del nostro territorio da salvaguardare nel regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per i ‘beni comuni’. Come consiglieri comunali ci impegneremo in ogni azione che prosegua in questa direzione di riconoscere l’acqua come bene comune”.

2024-10-23 14:09:10