Sente un colpo di pistola e trova due cacciatori nel suo giardino

“Come associazione ‘Una zampa per Capannori’, che si occupa di proteggere i diritti degli animali, siamo stati contattati da un abitante di Gragnano, nel comune di Capannori, che ha espresso profonde preoccupazioni per il comportamento di alcuni cacciatori nei pressi della sua abitazione, o meglio, nel suo giardino”. Intervengono così Mirko Bernardi, presidente dell’associazione, e l’avvocato Elisabetta Triggiani, membro del consiglio direttivo.

“La mattina di sabato scorso – proseguono – lo stesso cittadino di Capannori si trovava nella sua stanza quando ha sentito un colpo di arma da fuoco provenire dal suo giardino. Ha aperto la finestra e con grande stupore ha visto un cacciatore sotto la sua finestra, con il fucile a tracolla. Alla sua protesta, il cacciatore, con un tono sgarbato, ha risposto che ‘comunque aveva sparato in un’altra direzione’. Nonostante l’invito a lasciare la proprietà privata e a non sparare a ridosso dell’abitazione, data la pericolosità di tale comportamento, il cacciatore – invece di scusarsi per il suo comportamento sconsiderato – ha continuato a brontolare apparentemente infastidito. Alla fine, il nostro concittadino – precisa Triggiani – scende le scale della sua abitazione e, uscendo, si rende conto, stupefatto, della presenza di un altro cacciatore – sempre all’interno della sua proprietà – e in quel momento si rende conto che stanno cacciando un cinghiale all’interno del suo giardino”.

“Come associazione animalista – interviene Bernardi – siamo fortemente contrari alla caccia, che dovrebbe essere abolita come segno di civiltà – denunciamo seriamente il comportamento di certi cacciatori che, oltre a praticare quello che inadeguatamente chiamano sport e che noi definiamo in maniera diversa, mettono in pericolo la vita delle persone. Come si può sparare all’interno del giardino di una casa privata a meno di dieci metri dalle finestre? Chiediamo quindi un maggiore rispetto per la vita umana da parte dei cacciatori e un maggiore controllo da parte delle autorità competenti”.