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Zappia (Capannori Cambia): “Il Comune intende liquidare altri 73mila euro all’azienda per piazza Aldo Moro”

“Dopo il miracolo del ripristino dei buchi in Via Marchi, ecco un altro per la nuova piazza davanti al Comune di Capannori“. A discutere del nuovo intervento è il consigliere Bruno Zappia di Capannori Cambia.

“No, state tranquilli – afferma – Cenerentola non diventa Principessa: brutta è e brutta rimane, nè ricompariranno mai le aree di parcheggio che non ci sono più. Tuttavia, poiché non erano sufficienti i 2 milioni e mezzo di euro per i costi delle opere, ora questa amministrazione si sta sforzando di pagare all’impresa Costruire Srl un’ulteriore somma “per far fronte all’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici” per i lavori effettuati durante il periodo dal 1° agosto al 31 dicembre 2022″

Zappia prosegue: “I documenti tecnico-contabili predisposti (come riportato nella determina 1332 del 24 ottobre scorso) ammontano a un totale di 121519,36 euro. Poiché il Comune di Capannori nel relativo quadro economico ha a disposizione solo 7312,53 euro, per la parte residua di 114206,83 ha richiesto l’accesso al Fondo adeguamento prezzi al ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile. Per fortuna lì con i soldi sono più accurati perché di quel totale non hanno accettato l’importo di 48188,29 euro, verificato dai funzionari ministeriali, per spese contrassegnate “con sigle non riferibili al prezzario regionale” (nessuno in Comune se ne era accorto?). Quindi ne sono stati riconosciuti solo, per così dire, poco più di 66mila e, al momento, il ministero ne ha approvato solo l’acconto del 50 per cento, pari a 33.009,27 euro. In conclusione il Comune di Capannori riconosce all’appaltatore Costruire un ulteriore totale di 73331,07 euro per l’adeguamento dei prezzi su 4 mesi di lavoro ma si impegna a pagare quanto disponibile, ovvero i suoi 7mila euro e poco più più il contributo statale di circa 33mila euro. Si attende il restante 50 per cento proveniente dal ministero, altrimenti non potrà fare nulla”.

“Meglio così – conclude Zappia – perché, per fortuna, lo Stato c’è e, soprattutto quando si tratta di contributi, dimostra di essere molto più attento di noi”.

2024-10-31 19:58:57