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Da Gioele Dix a Giobbe Covatta: sei appuntamenti con il teatro di prosa a Porcari

Ci sono sei appuntamenti con il prestigioso teatro di prosa per la stagione invernale presso l’auditorio Vincenzo Da Massa Carrara di Porcari, grazie alla continua collaborazione tra l’amministrazione comunale e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus. Da domenica 8 dicembre a sabato 29 marzo, il pubblico tornerà a riempire la sala per godersi spettacoli emozionanti, stimolanti, divertenti e, soprattutto, per immergersi in storie. La stagione è stata presentatata da Eleonora Lamandini, assessora alla cultura, Tommaso Artioli, portavoce di Fts e Rita Nelli, membro del comitato direttivo di Fts.

“Per i cittadini di Porcari, sta per iniziare un nuovo viaggio nell’Auditorium Vincenzo da Massa Carrara, che dal periodo natalizio porterà il pubblico fino alla primavera. Un cartellone, condiviso con l’amministrazione comunale di Porcari – afferma Cristina Scaletti, presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus -, che rappresenta la nostra idea di cultura: testi capaci di far riflettere, oltre che divertire, su questioni contemporanee, senza dimenticare la lezione dei classici riletta in chiave moderna, con attori e registi di rilievo. Se la commedia di Fabrizio Diolaiuti ci farà ridere e pensare sullo spreco alimentare, il problema dello smaltimento dei rifiuti e la ricerca incessante di diete miracolose; Gioele Dix condurrà gli spettatori in un viaggio tra inediti e ricordi di Giorgio Gaber, a vent’anni dalla sua scomparsa. L’ironia e l’intelligenza di Giobbe Covatta racconteranno un mondo sconvolto da un aumento medio della temperatura di sei gradi, mentre Il Malato Immaginario di Molière metterà in scena un’umanità, passata e presente, soggetta alla paura di vivere”.

“Siamo molto soddisfatti di presentare la nuova stagione teatrale di Porcari, resa possibile grazie alla collaborazione tra il nostro comune e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus. Da dicembre a marzo – dice l’assessora alla cultura, Eleonora Lamandini – l’Auditorium Vincenzo Da Massa Carrara diventerà un luogo di intrattenimento, riflessione e incontro. Il teatro invita il pubblico a confrontarsi con argomenti di attualità e a riscoprire il valore delle storie, sia classiche che moderne. Il nostro obiettivo è fornire opportunità per la crescita collettiva. La varietà del programma riflette questa visione: ogni spettacolo sarà un’occasione per emozionarsi, sorridere e meditare insieme. Abbiamo pensato il cartellone per soddisfare un pubblico diversificato, con prezzi accessibili e sconti speciali per gli studenti. Invitiamo tutti a partecipare a questa stagione: il teatro è un atto di comunità, che ci arricchisce sia come individui che come collettività. Siamo certi che anche quest’anno il pubblico di Porcari accoglierà con entusiasmo e affetto questi appuntamenti culturali”.

Gli studenti delle scuole di Porcari avranno biglietti a 5 euro per gli spettacoli del 31 gennaio e 15 marzo.

Programma

Si comincia domenica 8 dicembre (alle 21, come per tutti gli spettacoli) con Non si fa così di Audrey Schebat con Lucrezia Lante Della Rovere e Arcangelo Iannace, per la regia di Francesco Zecca. Alternando il tragico e il comico, con una insolita intensità, Audrey Schebat sconvolge i suoi personaggi e il pubblico. Si discute di coppie e della loro durata, dell’interrogazione continua necessaria per sfidare il tempo.
Sabato 18 gennaio, Fabrizio Diolaiuti presenta Cibo spreco rifiuti – Un mistero buffo. Uno spettacolo irriverente che abbatterà le barriere e i limiti del comune credo di cibo, spreco e rifiuti. Dietro questi tre argomenti, ci sono tanti misteri che nello spettacolo diventeranno buffi e divertenti. Vengono rivisti in una chiave blasfema gli oracoli dei dietologi, pubblicitari del cibo e dei preti dell’ambientalismo falso.

La stagione continua venerdì 31 gennaio con Un’unica, grande preghiera – Omaggio a Etty Hillesum. Uno spettacolo di Lorenzo Bertolani con Lorella Serni, per la regia di Fulvio Cauteruccio. Un monologo intenso e potente, interpretato dall’attrice Lorella Serni, dove la stessa Etty parla, racconta di sé e della sua vita attraverso un intenso flusso di pensieri. Si ripercorrono i passaggi fondamentali della sua biografia, tanto breve quanto intensa, attraverso i suoi scritti e le testimonianze. La figura e la breve vita di Etty Hillesum, la donna che ha voluto “pensare con il cuore”, sono struggenti; il suo approdo a una “teologia” di rifiuto dell’odio, del perdono e dell’amore verso gli altri, in primo luogo i persecutori nazisti, è una scelta di resistenza esistenziale incredibile di fronte all’orrore, alla ricerca di un senso “altro” di sé e del rapporto con l’altro.

Mercoledì 19 febbraio sarà il turno di Gioele Dix, che si esibirà in Ma per fortuna che c’era il Gaber – Viaggio tra inediti e memorie del Signor G. Da testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, con Silvano Belfiore (tastiere) e Savino Cesario (chitarra). In occasione del ventesimo anniversario della sua morte, Gioele Dix rende omaggio al talento unico di Giorgio Gaber, l’artista considerato da molti come il migliore interprete delle aspirazioni dei giovani che -per citare le parole di una sua canzone- “erano alla ricerca, forse con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”. Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario collaboratore nella scrittura Sandro Luporini), Gaber ha saputo leggere gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, anticipando spesso contraddizioni e cambi di direzione.

Sabato 15 marzo, da Molière, andrà in scena Il malato immaginario, nell’adattamento di Riccardo Rombi, con Riccardo Rombi, Giorgia Calandrini, Giovanni Negri, Dafne Tinti, Marco Mangiantini e le musiche eseguite dal vivo da Gabriele Savarese. In un continuo succedersi di botta e risposta, in cui le ragioni e le irrazionalità dei personaggi danno vita a un dibattito a tratti surreale, a tratti grottesco, emergono riflessioni importanti sulle relazioni familiari, sulla vita, sulle priorità dell’essere umano, e sull’importanza del buon senso. Dietro la commedia, emerge l’amara rivelazione della tragedia della condizione umana, che è fragile e sottomessa a eventi incontrollabili.

L’ultimo appuntamento della stagione, sabato 29 marzo, sarà con Giobbe Covatta e l’opera 6° (sei gradi), scritta da Giobbe Covatta e Paola Catella. Un’avventura nel futuro, in diversi periodi storici in cui la temperatura media della Terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi. Giobbe Covatta immagina con divertimento le drammatiche e bizzarre invenzioni scientifiche e politiche che metteremo in atto per affrontare una drammatica emergenza ambientale e sociale. Emergeranno personaggi di grande verve comica, impegnati a realizzare all’ultimo momento quello che avremmo dovuto fare da anni. Uno spettacolo in cui comicità, ironia e satira si uniscono alla divulgazione scientifica sui temi più importanti del nostro secolo. Un’occasione di divertimento, ma anche per capire perché è necessario agire oggi per evitare la nostra scomparsa.

Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21.

Promozione abbonamenti fino a sabato 16 dicembre. Abbonamenti: intero 75 euro,  ridotto 60 euro per gli over 65

Biglietti: intero 15 euro, ridotto per over 65 e possessori della Carta dello spettatore Fts 12 euro, ridotto 8 euro per gli studenti universitari possessori della Carta Studente della Toscana e biglietto scontato per gli under 30 in collaborazione con Unicoop Firenze

Per informazioni e prenotazioni: telefono: 320 6320032 – 339 1513338; email: fitalucca@gmail.com

2024-11-06 13:45:00