Questa volta, la camminata che compiva più volte durante le giornate lavorative, tra il ritiro dei documenti di carico e gli uffici, gli è stata fatale. In pochi secondi, la vita di Luca Cavati, un dipendente di 69 anni della Cartiere Modesto Cardella, è terminata, schiacciato da un carrello elevatore in movimento nel cortile della ditta di San Pietro a Vico.
Il tempo di un urlo spaventoso e la tragedia si è consumata davanti agli occhi disbelievi dei lavoratori della cartiera lucchese, un’azienda ambiziosa con piani di espansione in tutta l’area, un simbolo di una intera comunità e la sua ricchezza.
La dinamica, naturalmente, è sotto esame da parte della polizia e dei tecnici dell’igiene e sicurezza sul lavoro dell’Asl Toscana Nord Ovest, arrivati sul posto subito dopo l’incidente, mentre l’ambulanza della Misericordia di Borgo a Mozzano con il personale medico a bordo cercava di capire se esistessero possibilità di salvare il lavoratore schiacciato dal muletto. Purtroppo, non hanno potuto fare altro che constatarne la morte.
La notizia dell’incidente si è rapidamente diffusa prima all’interno dell’azienda, poi in tutta la città, comprese le istituzioni: sul posto è arrivato il sindaco, Mario Pardini, insieme al capo di gabinetto Beniamino Placido. Per capire cosa fosse accaduto, ma anche per portare il cordoglio del Comune di Lucca ai colleghi di lavoro e ai familiari della vittima. Non ci sono state dichiarazioni pubbliche, solo la decisione di rinviare l’inaugurazione del parcheggio della scuola di San Pietro a Vico, prevista per le 14.30.
Sono arrivate, fra le lacrime, in un momento straziante per tutti coloro che erano presenti, anche la moglie e le due figlie del lavoratore, un uomo di 69 anni di Pescia, che da tempo lavorava per l’azienda dopo essere stato un commerciante nel settore del vivaismo. Hanno chiesto con insistenza di poter vedere il marito e padre, senza riuscire a superare il cordone degli inquirenti e degli addetti dell’azienda, che hanno aspettato l’arrivo del pm Lucia Rugani, di servizio in quelle ore, che dopo un rapido esame dei luoghi dell’incidente ha dato l’autorizzazione per il trasporto della salma all’obitorio dell’ospedale Campo di Marte. Il triste viaggio è stato effettuato da un veicolo della Croce Verde di Lucca.
Gli occhi sbarrati anche dai dipendenti, sia giovani che anziani, dell’azienda, che vedevano Luca passare ogni giorno impegnato nel suo lavoro, sempre affabile e sorridente.
Ora il compito di coloro che indagano sull’evento, che utilizzeranno anche i risultati dell’autopsia per chiarire i dettagli dell’incidente, così come la ricostruzione dei testimoni, già ascoltati sul posto dagli investigatori, è quello di capire come un tale evento possa essere avvenuto nonostante tutte le precauzioni tipiche di una grande azienda sul posto di lavoro. Verrà anche chiarita la posizione del conducente del carrello elevatore, che evidentemente durante la sua manovra non ha percepito la presenza di qualcuno dietro di lui, se verrà confermato che l’incidente è avvenuto durante una retromarcia.
Ci sono molte domande e soprattutto, c’è molto dolore e indignazione a seguito di questa ennesima morte sul posto di lavoro, che molti si continueranno a porsi anche nelle settimane a venire. Nel frattempo, c’è un coro unanime di coloro che affermano che bisogna fare di più per evitare queste morti.
Sul posto si è presentata l’ambulanza della Misericordia di Borgo a Mozzano, la polizia e gli operatori della prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro. Poco dopo sono arrivati i familiari, la moglie e i due figli, che tra le lacrime hanno chiesto di vedere il loro caro deceduto. Anche il sindaco Mario Pardini e il capo di gabinetto Beniamino Placido, hanno condiviso il loro dolore, giungendo sul posto per informarsi sull’incidente con le forze dell’ordine presenti.
Il primo cittadino non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma ha annunciato solo che a causa dell’incidente verrà rinviata l’inaugurazione del parcheggio destinato alla scuola di San Pietro a Vico, prevista per oggi (12 novembre) alle 14.30.
I commenti
Interviene l’assessora regionale Alessandra Nardini: “Una terribile notizia da San Piero a Vico, Lucca, mi raggiunge mentre sono a Firenze alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil, preoccupati per la crisi del settore moda: un uomo di 69 anni è morto travolto da un carrello elevatore in una cartiera. Le indagini eclairiranno gli eventi e stabiliranno eventuali responsabilità, ma una cosa voglio dire subito: ogni morte sul lavoro è un fallimento. È un fallimento che chiama a raccolta tutti, istituzioni, enti di controllo, imprese, sindacati e organizzazioni datoriali, a un impegno comune che deve andare al di là del cordoglio e deve potenziare sinergie, buone prassi, norme e controlli, formazione, per fermare una strage inaccettabile. La sicurezza e la salute sul posto di lavoro sono un diritto, nessuno dovrebbe farsi male, ammalarsi o morire lavorando. È immorale, è indegno per un paese che si vuole definire civile”.
“Vorrei anche aggiungere qualcosa: mi ha colpito l’età del lavoratore – conclude – Forse su questo, sul fatto che a 69 anni un uomo stia ancora lavorando in una cartiera, bisognerebbe aprire una discussione e correggere un’altra distorsione che non possiamo ignorare”.
Interviene anche Leonardo Fornaciari, sindaco di Porcari: “Questa mattina apprendiamo con sgomento la notizia della morte di un operaio di 69 anni, travolto da un carrello elevatore presso la cartiera Cardella di San Pietro a Vico. Una tragedia che ci ricorda brutalmente, con tutta l’amarezza che questo momento porta con sé, che “il lavoro uccide”. La sicurezza sul lavoro non può essere considerata un mero adempimento normativo, o peggio un costo da sostenere senza convinzione, “perché così deve essere”, ma un valore condiviso, un pilastro su cui basare la dignità stessa del lavoro”.”
“Porcari rappresenta una delle aree produttive più importanti del territorio, ed è per questa vocazione al lavoro che ci accompagna che sentiamo la responsabilità di promuovere una cultura della sicurezza che superi le sole procedure: occorre investire nella formazione continua, sviluppare una vera sensibilità tra tutti i lavoratori e gli imprenditori, promuovere sistemi di controllo e prevenzione più avanzati. Non possiamo permetterci di perdere altre vite. Se è vero che L’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro allora questo non può comportare tre morti al giorno. Oggi abbiamo tutti perso qualcosa. A nome dell’intera comunità di Porcari, il nostro pensiero va ai familiari, ai colleghi e a tutti coloro che conoscevano la persona che questa sera non ritornerà a casa”.
“Esprimo il mio più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dell’operaio travolto da un carrello elevatore presso la cartiera Modesto Cardella a San Pietro a Vico, nella provincia di Lucca. Questo ennesimo incidente mortale sul lavoro rappresenta una ferita insopportabile e mette in evidenza la necessità urgente di rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. L’Ugl è vicina alla famiglia della vittima in questo momento di dolore. Ancora una volta, sottolineiamo l’importanza di un impegno congiunto tra istituzioni, datori di lavoro e sindacati per garantire che le norme sulla sicurezza siano rispettate e applicate rigorosamente. È indispensabile investire nella prevenzione e nella formazione dei lavoratori per ridurre il numero di incidenti sul lavoro, soprattutto in settori ad alto rischio come quello industriale. L’Ugl continuerà a lottare affinché tragedie come this non si ripetano e per promuovere una cultura della sicurezza che tuteli la vita e la dignità dei lavoratori”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Generale dell’Ugl e Massimiliano Dominici, segretario regionale Ugl Toscana.
Il cordoglio di Paolo Bertolozzi, segretario del Circolo di Lucca del Partito della Rifondazione Comunista: “Apprendiamo con dolore che questa mattina presso la cartiera Modesto Cardella di San Pietro a Vico è deceduto un operaio di 69 anni. Inviando alla famiglia le nostre più sincere condoglianze, non possiamo tacere di fronte all’ennesima morte sul lavoro che si verifica nella nostra Provincia. Nel 2024, sul territorio italiano si sono verificati circa 700 decessi sul posto di lavoro, una strage che la classe politica di maggioranza e opposizione non riesce ancora a riconoscere. Come Prc abbiamo sostenuto la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che introducesse il reato di omicidio sul lavoro. Le 50mila firme raccolte, tuttavia, sono rimaste, insieme alla proposta di legge, lettera morta in un cassetto della commissione parlamentare. È sorprendente poi apprendere che l’operaio deceduto aveva 69 anni, un’età che dovrebbe coincidere necessariamente con la pensione. Sulle cause del decesso e sul perché una persona di 69 anni si trovasse a lavorare chiediamo sia fatta luce tramite indagini rigide e scrupolose. È altresì necessario rivedere la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e aumentare la protezione di lavoratori e lavoratrici e i controlli nelle imprese. Ribadiamo la nostra vicinanza alla famiglia per una morte che non avrebbe dovuto accadere”.
“Purtroppo la Toscana deve piangere un altro morto sul lavoro; questa volta è successo in una cartiera di San Pietro a Vico a Lucca -afferma Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega. – Prima di tutto, desideriamo esprimere le nostre condoglianze ai familiari dell’operaio. È necessaria, quindi, una maggiore sinergia tra le varie istituzioni per fermare questa vera e propria strage sul lavoro. È necessario, quindi, aumentare la sicurezza e i controlli nelle aziende. Tutte queste morti sono intollerabili”.
“di fronte all’ennesima tragedia sul posto di lavoro, come è accaduto questa mattina alla Cartiera Modesto Cardella di San Pietro a Vico, ci raccogliamo attorno al dolore della famiglia, colpita da un lutto così grave. Più volte abbiamo espresso le nostre opinioni in questi casi. Lasciamo a chi di dovere stabilire le cause dell’incidente tragico, che colpisce un’azienda storica, perfettamente inserita nel contesto territoriale e sociale. Questi episodi lasciano in tutti noi un profondo senso di tristezza ma anche lo slancio per cercare sempre più misure e normative che affrontino la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro. Molto è stato fatto, ma tanto rimane ancora da fare”, afferma Vittorio Fantozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale della Toscana.
2024-11-12 20:01:00