
La raccolta differenziata in Toscana continua a crescere, raggiungendo il 66,64 percento nel 2023, con un aumento dello 0,7 percento rispetto all’anno precedente.
Nel 2023, la produzione di rifiuti urbani è stata di 2,15 milioni di tonnellate, registrando un calo dell’1% rispetto al 2022. Anche il dato pro capite è sceso di 6,6 kg/abitante, passando da 593 a 587 kg/abitante rispetto al 2022. Da notare che è la parte non differenziata dei rifiuti a diminuire (quasi -23mila tonnellate rispetto al 2022), mentre la raccolta differenziata è rimasta costante.
“La Toscana prosegue con determinazione e continuità politiche per uno sviluppo sostenibile, ed in questo contesto la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti è imprescindibile – ha affermato il presidente della Regione Eugenio Giani – Abbiamo scelto di sostenere e incrementare la raccolta differenziata come strumento principale per trasformare i rifiuti in una nuova fonte di materie prime. I risultati si vedono, con meno rifiuti ma soprattutto meno rifiuti non differenziati. Sono orgoglioso della sensibilità dimostrata dalle nostre amministrazioni e dai nostri cittadini, veri protagonisti di questa svolta positiva verso un’economia sempre più circolare”.
“La Toscana – dichiara l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – ha imboccato con forza la strada dell’economia circolare e i risultati di progressivo miglioramento delle raccolte differenziate e di riduzione della produzione dei rifiuti sono lì a testimoniarlo e rappresentano un merito che va riconosciuto, in primis, alle cittadine e ai cittadini toscani, sempre più attenti all’ambiente e ai propri comportamenti responsabili, e poi a tutto il sistema istituzionale, dai Sindaci ai gestori pubblici, che continuano a promuovere e a mettere in campo serie politiche di sostenibilità sul territorio. Desidero anche ringraziare sincermanete l’Agenzia Regionale Recupero Risorse che grazie al proprio quotidiano operato svolge un ruolo fondamentale per tutto il sistema toscano rispetto al monitoraggio dei complessi dati che gravitano intorno al mondo dei rifiuti”. “Adesso – prosegue Monni – è necessario compiere un ulteriore passo in avanti per imprimere l’accelerazione decisiva rispetto al percorso in atto. Può essere fatto approvando il nuovo Piano dell’Economia Circolare, uno strumento fondamentale per dare forza e sempre maggiore solidità alle politiche toscane in materia di conversione ecologica. Abbiamo infatti il dovere di accompagnare l’impegno individuale e collettivo con scelte coraggiose e lungimiranti. Dopo un lunghissimo lavoro durato anni, per il quale ringrazio tutti gli uffici regionali e il Consiglio regionale, in particolare la IV Commissione consiliare, possiamo dimostrare che ancora una volta Regione Toscana è pronta a fare la sua parte con e per i toscani.”
I dati di Ato e Province
A livello di ambito, il miglior risultato in termini di percentuale della raccolta differenziata è stato quello di Ato Toscana Costa che ha superato il 71%, sebbene con un aumento di meno di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Ato Toscana Centro scende sotto il 68% (quasi un punto in meno rispetto al 2022). In ulteriore miglioramento il dato di Ato Toscana Sud che supera il 58% di raccolta differenziata con tre punti percentuali in più rispetto al 2022, anche se è necessario continuare a lavorare con impegno per raggiungere il resto della regione.
Tra le province, Lucca si distingue come la più virtuosa con il 77,48% di raccolta differenziata, percentuale stabile rispetto al 2022. Seguono Prato con il 71% di differenziata (-2,7 punti rispetto al 2022); Massa Carrara con il 69,81% di differenziata (+ 2,4% punti); Pisa con il 69,40% (+0,3 punti); Firenze con il 68,11% (-1 punto); Siena con il 63,39% di differenziata (+3,9 punti); Pistoia con il 63,21% (+1,6 punti); e Livorno con il 61,10% di differenziata (+1,9 punti).
Infine Grosseto con il 59,43% di differenziata (+3,6 punti) e Arezzo con il 56,52% di differenziata (+1,5 punti).
Molti Comuni al di sopra dell’80%
In riferimento ai Comuni, sono 169 quelli che nel 2023 hanno superato l’obiettivo del 65 percento di raccolta differenziata, 8 in più rispetto al 2022, per una popolazione pari al 63% di quella regionale.
Il titolo di Comune più ‘riciclone’ del 2023 va ancora a Gambassi Terme con l’88,32% di raccolta differenziata. Seguono Capraia e Limite con 87,73% e Montecarlo con 87,41%.
Ci sono 44 comuni toscani che superano l’80% di raccolta differenziata e, dopo il trio dei più virtuosi, troviamo: Montelupo Fiorentino (Fi) 87,37%, Capannori 87,09%, Calcinaia (Pi) 86,81%, Cerreto Guidi (Fi) 86,79%, Fucecchio (Fi) 86,72%, Lamporecchio (Pt) 86,43%, Certaldo (Fi) 86,42%, Larciano (Pt) 86,20%, Vinci (Ft) 85,81%, Massarosa 85,73%, Monsummano Terme (Pt) 85,66%, Rufina (Fi) 85,30%, Castelfiorentino (Fi) 85,11%, Seravezza 84,91%, Santa Maria a Monte (Pi) 84,03%, Empoli (Fi) 84,02%, Montespertoli (Fi) 83,96%, San Godenzo (Fi) 83,90%, Serravalle Pistoiese (Pt) 83,86%, Dicomano (Fi) 82,74%, Lastra a Signa (Fi) 82,63%, Casola in Lunigiana (Ms) 82,37%, Filattiera (Ms) 82,37%, Villafranca in Lunigiana (Ms) 81,76%, Bagnone (Ms) 81,66%, Scarperia e San Piero (Fi) 81,61%, Montignoso (Ms) 81,50%, Lucca 81,49%, Londa (Fi) 81,35%, Rignano sull’Arno (Fi) 81,32%, Cascina (Pi) 81,27%, Bientina (Pi) 81,07%, Barberino Tavarnelle (Fi) 81,02%, Ponte Buggianese (Pt) 80,93%, Pieve a Nievole (Pt) 80,89%, Buggiano (Pt) 80,85%, Montaione (Fi) 80,81%, Borgo a Mozzano 80,56%, Pietrasanta 80,07%, Podenzana (Ms) 80,03%, Scandicci (Fi) 80,03%.
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2024-11-14 21:36:55