Una città si esprime attraverso le sue pietre, i suoi marciapiedi, le pareti degli edifici e, soprattutto, attraverso gli elementi che celebrano il suo passato e il suo presente. Fino a poco tempo fa mancava una dettagliata analisi dei monumenti pubblici di Lucca, con lo scopo di esplorare come, a Lucca, la memoria si sia incarnata nello spazio fisico. Questa mancanza, però, è ora colmata.
È finalmente disponibile in libreria il libro curato da Elisa Bernard, ricercatrice presso la Scuola Imt Alti Studi Lucca, dal titolo Memoria e spazio civico, pubblicato da Maria Pacini Fazzi, primo volume della Collana Studi Lucchesi diretta dal Professore Emanuele Pellegrini, docente di Storia dell’arte alla Scuola Imt. Il volume, realizzato con la collaborazione di numerosi giovani studiosi che hanno esplorato la città alla ricerca di testimonianze di come gli abitanti di Lucca abbiano celebrato la storia, personaggi ed eventi, ha ricevuto il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il sostegno dell’amministrazione comunale, rappresentata dall’Assessore alla cultura Mia Pisano, che ha concesso l’utilizzo delle immagini storiche dell’ Archivio Fotografico del Comune di Lucca.
“È affascinante il lavoro dello studioso – commenta Elisa Bernard, ricercatrice presso la Scuola Imt Alti Studi Lucca – che attraverso i documenti conservati negli archivi e i resoconti dei giornali riesce a ricostruire, poco a poco, i dettagli dei committenti e degli artisti; le speranze e le controversie dietro ad ogni monumento; e le reazioni, a volte entusiastiche, a volte indifferenti, a volte ostili, della comunità cittadina. È entusiasmante vedere come non solo si forma una storia dei monumenti pubblici di Lucca, ma una storia dell’intera città e della nazione: una storia in cui l’arte si intreccia con la politica, la cultura e la società.”
Il risultato è una raccolta di oltre quaranta schede che analizzano i monumenti, tra cui statue, busti, targhe, lapidi e installazioni permanenti, conservati all’interno delle mura o nelle immediate vicinanze, o che erano stati progettati ma mai realizzati. Lo studio è nato dall’ispirazione del Professore Carl Brandon Strehlke, curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, già insegnante di Storia dell’arte moderna presso la Scuola Imt. Questa ricerca riflette il metodo aperto e interdisciplinare tipico dell’approccio didattico e di ricerca promosso da anni dalla scuola, che spesso porta a risultati pubblici, non rivolti solo alla comunità scientifica. Il libro infatti vuole essere uno strumento utile non solo agli specialisti del campo, ma anche a chiunque desideri passeggiare per le strade del centro con una maggiore consapevolezza dello spazio ‘storico’ e umano che lo circonda.
Le numerose e varie fonti consultate convergono per far testimonianza di una sorta di ‘monumentomania’ della situazione Lucchese tra il XVII e il XXI secolo e per delinearne la storia da una nuova prospettiva, includendo cultura, arte, politica, società, urbanistica e anche le idee e le ideologie che tali monumenti rappresentavano, oppure che aspiravano a negare e cancellare. Un viaggio a ritroso, finalmente illustrato, che guarda al futuro.
2024-12-11 12:31:00