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Porcari: ricorso al Consiglio di Stato contro i pannelli fotovoltaici a Forabosco

Il Comune di Porcari sta affrontando due questioni di grande rilevanza. Oltre all’installazione dell’impianto di riciclaggio di pannolini, assorbenti e scarti tessili a Salanetti, c’è un altro problema che preoccupa la comunità: i pannelli solari che un’azienda privata vuole installare a Forabosco.

“Abbiamo presentato da tempo un ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR riguardante l’energia solare – afferma l’assessore Roberta Menchetti, avvocato -, se dovessero iniziare i lavori faremo richiesta di sospensione. Tuttavia, possiamo presentare tale richiesta solo se e quando i lavori iniziano”.

“Nel frattempo – prosegue – la Regione sta elaborando una legge per identificare le aree idonee per l’installazione di pannelli solari e abbiamo chiaramente affermato che il nostro territorio non è adatto. Stiamo monitorando la situazione e collaborando e, se e quando sarà necessario, difenderemo Porcari”.

Rammentiamo che lo scorso estate il TAR ha dato ragione all’azienda. Naturalmente, il Municipio ha avviato la procedura di appello al Consiglio di Stato, l’organo più alto della giustizia amministrativa. Questa è la seconda volta che si verifica questa situazione. La prima volta è stata per contestare la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale che aveva bloccato il rifiuto dell’azienda agricola che aveva acquistato l’area e desiderava costruire l’infrastruttura, originariamente prevista di 3,44 megawatt, con 9.000 pannelli su circa 30.000 metri quadrati.

In teoria, l’azienda avrebbe potuto iniziare immediatamente i lavori. Tuttavia, l’organo amministrativo supremo ha dichiarato che era necessario attendere. Secondo il comune, era fondamentale arrivare al dibattito prima che i lavori fossero completati e ad aprile il Consiglio di Stato ha confermato questa posizione affermando “dato che il danno sostenuto dall’azienda agricola non ha caratteristiche di gravità, immediatezza e irreparabilità, dato che ci troviamo in una fase iniziale, le questioni relative all’interpretazione dell’articolo 20, comma 8, del decreto legislativo 199 del 2021, devono essere adeguatamente esaminate nel merito”.

A luglio, il TAR ha dato ragione all’azienda per la seconda volta. Ora, se dovessero iniziare i lavori, il comune cercherà di fermarli.

2024-12-13 16:17:00